Borsa Italiana cauta tra banche in affanno e rally selettivi sul MidCap. Spread Btp-Bund oltre 95 punti base

di Luca Andrea

Giornata interlocutoria per Piazza Affari e per le principali borse europee, con variazioni frazionali che riflettono un clima di attesa sui mercati, in un contesto privo di driver macroeconomici di rilievo e in vista delle prossime decisioni della Banca Centrale Europea.

La Borsa di Milano ha chiuso in leggero rialzo, +0,23. L'indice Ftse Mib a quota 40.074 punti.

Il comparto bancario si conferma tra i più volatili, con una seduta nervosa segnata da prese di profitto e notizie societarie. In particolare, Mediobanca registra la peggior performance del paniere principale con un ribasso del 3,19% a 20,06 euro, appesantita da prese di beneficio dopo il recente rally.

Segno meno anche per BPER Banca (-0,23% a 7,73 euro), che ha comunicato il rilascio delle autorizzazioni preventive da parte di Bankitalia per procedere con l’offerta pubblica di scambio volontaria su Banca Popolare di Sondrio, il cui titolo è rimasto invariato a 11,865 euro. Tra i big del listino si segnala anche la debolezza di Poste Italiane, che scivola dell’1,23% a 18,89 euro, in una giornata priva di notizie specifiche ma in linea con il clima prudente che permea l’intero comparto dei servizi finanziari e postali.

In controtendenza, tra le MidCap brillano alcuni titoli grazie a giudizi positivi da parte degli analisti. Technoprobe guadagna il 5,14% a 7,165 euro, beneficiando dell’upgrade da parte di Deutsche Bank, che ha portato il target price da 6,3 a 9 euro e ha rivisto il rating a “buy”. Ottima seduta anche per SOL, in rialzo del 3,42% a 46,9 euro dopo che gli esperti di Berenberg hanno alzato il prezzo obiettivo a 49 euro, confermando il giudizio positivo sull’azione, favorita dalle prospettive di crescita nel settore dei gas industriali e medicali. Lo spread Btp-Bund si mantiene stabile sopra i 95 punti base, mentre il rendimento del decennale italiano si consolida sotto il 3,5%, segnalando un contesto di relativa calma sui mercati obbligazionari europei. Sul mercato valutario, l’euro si è indebolito, scendendo sotto la soglia di 1,14 dollari, in una fase di rafforzamento della divisa statunitense in vista di nuovi dati macro.

Infine, sul fronte delle criptovalute, il bitcoin si mantiene sopra quota 105.500 dollari, corrispondenti a circa 93.000 euro, in un contesto di consolidamento dopo le forti oscillazioni delle settimane precedenti.