Ultime notizie
Analisi: I mercati di oggi. Commento di ActivTrades - 18/03
di Saverio Berlinzani - Analista di ActivTrades

IL RISK ON ACCELERA
Ancora una sessione positiva a Wall Street con i tre indici principali in positivo tra lo 0.50% e l’1%, nel tentativo di riprendersi dalle perdite della settimana precedente, che ha visto il Dow registrare il ribasso settimanale più significativo dal 2023. A livello macro si osserva un calo delle vendite al dettaglio, o meglio un aumento inferiore alle attese, +0,2%, al di sotto delle aspettative. Allo stesso modo, il sentiment degli investitori è rimasto negativo in seguito alle osservazioni del Segretario al Tesoro Scott Bessent, che ha affermato di non essere preoccupato per il recente ribasso del mercato azionario e che "le correzioni sono salutari". I suoi commenti, tuttavia, hanno sollevato preoccupazioni sull'impatto delle attuali politiche sotto l'amministrazione Trump. Gli investitori sono anche concentrati sulla decisione della Fed questa settimana, con la banca centrale che dovrebbe mantenere invariato il tasso dei fondi federali e fornire proiezioni economiche aggiornate. Tra i settori, l'energia e il settore immobiliare hanno sovraperformato mentre i servizi di pubblica utilità sono scesi.
VALUTE
Sui cambi, il rinnovato appetito al rischio ha visto muoversi i cross EurAud, EurNzd ed EurCad, i tipici cambi risk on - risk off che, dopo l’impennata delle ultime settimane hanno ceduto posizioni, scendendo in modo deciso, grazie alla ripresa dei dati positivi in Cina, che hanno alimentato la ripartenza delle oceaniche. AudUsd e NzdUsd hanno vissuto una giornata di gloria, con rialzi intorno all’1% in una fase di accumulazione che ha fatto seguito ai breakout delle prime resistenze chiave poste rispettivamente a 0.6360 e 0.5780. Sulle majors non c’e’ molto da dire nel senso che EurUsd è rimasto sotto 1.0940 anche se ha superato 1.0900, mentre il Cable si avvicina a 1.3000. UsdJpy sopra 149.00 in una fase che abbiamo richiamato, di possibile correzione dopo i recenti ribassi, e target anche intorno a 150.00 151.00 prossimamente.
USA, VENDITE AL DETTAGLIO
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti sono aumentate dello 0,2% mese su mese a febbraio 2025, rimbalzando da un calo rivisto al ribasso dell'1,2% a gennaio, ma ben al di sotto delle previsioni di un aumento dello 0,6%. Sette delle 13 categorie del rapporto hanno registrato cali mentre i restanti sono cresciuti come da attese. Nel frattempo, le vendite escludendo i servizi di ristorazione, i concessionari di auto, i negozi di materiali edili e le stazioni di servizio, che vengono utilizzati per calcolare il PIL, sono balzate dell'1%, invertendo una caduta dell'1% rivista al ribasso a gennaio e molto meglio delle previsioni di un aumento dello 0,2%
CINA, AUMENTA LA PRODUZIONE INDUSTRIALE
La produzione industriale cinese è aumentata del 5,9% anno su anno nel periodo gennaio-febbraio 2025, più delle previsioni di mercato che erano per un aumento del 5,3%, ma in rallentamento rispetto alla crescita del 6,2% di dicembre 2024.. Nel settore manifatturiero, 36 dei 41 settori principali hanno mostrato una crescita, in particolare computer e comunicazioni, automobili, prodotti chimici, petrolio e gas naturale. Su base mensile, la produzione industriale si è ridotta dello 0,51% a febbraio. Nel 2024, la produzione industriale è cresciuta del 5,8%.
OCSE, PREVISIONI
L'OCSE ha abbassato le sue previsioni di crescita del G20 per il 2025 dal 3,3% al 3,1% e per il 2026 dal 3,2% al 2,9%, citando le maggiori barriere commerciali e l'incertezza politica che frenano gli investimenti e la spesa. Si prevede ora che l'economia statunitense crescerà del 2,2% nel 2025 (rispetto al 2,4% stimato a dicembre) e dell'1,6% nel 2026 (rispetto al 2,1%). Le prospettive di crescita del Canada sono state drasticamente ridotte allo 0,7% per entrambi gli anni, mentre si prevede ora che il Messico si contrarrà dell'1,3% nel 2025 e dello 0,6% nel 2026, invertendo le precedenti previsioni di crescita. In Europa, si prevede che l'Eurozona crescerà dell'1,0% nel 2025 (contro l'1,3%) e dell'1,2% nel 2026 (contro l'1,5%), con declassamenti per Germania, Francia e Italia parzialmente compensati da una revisione al rialzo per la Spagna. Anche le previsioni di crescita del Regno Unito sono state ridotte all'1,4% nel 2025 (contro l'1,7%) e all'1,2% nel 2026 (contro l'1,3%). Nel frattempo, si prevede che l'economia cinese si espanderà del 4,8% quest'anno (contro il 4,7%) prima di rallentare al 4,4% nel 2026. Buona giornata e buon trading.