Da quando la piattaforma social Twitter è stata acquistata da Elon Musk, che l'ha ribattezzata X, su di essa i messaggi d'odio sono cresciuti in modo esponenziale e gli account bot non sono diminuiti dopo che il miliardario l'ha comprata nel 2022.
Social: i messaggi di odio su X raddoppiati dopo l'avvento di Musk
A sostenerlo è uno studio dell'Università della California, frutto di una ricerca condotta tra il primo gennaio del 2022 al 9 giugno dell'anno successivo, pubblicato dalla rivista PLOS ONE, secondo la quale l'aumento dei discorsi d'odio ha seguito un andamento ascendente fino a maggio 2023, quando ha raggiunto il picco.
Secondo lo studio, il numero medio di post contenenti incitamento all'odio su X è aumentato da 2.179 post a settimana prima dell'acquisto da parte di Musk a 3.246 dopo. Cioè, sono aumentati del 50%.
Dallo studio emerge, inoltre, che l'attività sul social network è aumentata dell'8% nello stesso periodo, escludendo quindi la presenza di nuovi utenti come causa e affermando che i contenuti sulla piattaforma hanno effettivamente assunto questo tono.
Tuttavia, i ricercatori coinvolti nel lavoro hanno sottolineato che l'aumento di questo tipo di contenuti su X è iniziato prima dell'arrivo di Musk, che ha acquistato la piattaforma per circa 44 miliardi di dollari, dicendo che lo stava facendo "per il futuro della civiltà", riconoscendo che, quando l'ha acquisito, ha riconosciuto che i social media correvano il rischio di aumentare la polarizzazione.
Ma lo studio dimostra che Musk potrebbe non avere raggiunto l'obiettivo che si era prefissato all'inizio, poiché da quando ha assunto la gestione della piattaforma si è registrato un aumento dell'uso di insulti omofobi, transfobici e razzisti.
Dopo aver analizzato i post, lo studio ha scoperto che il 37% dei messaggi d'odio sono risposte ad altri commenti, il 36% sono nuovi post, il 19% sono repost e il 7% sono citazioni da altri contenuti. D'altro canto, è stato rilevato che gli account bot, ovvero gli account automatizzati che simulano l'interazione sulle reti, non sono diminuiti, ma al contrario, lo studio ha percepito un certo fascino verso quelli che promuovono le criptovalute.
Secondo i ricercatori dell'università californiana, una delle possibili cause della situazione in cui versa X sarebbe lo scioglimento del Trust and Safety Advisory Board, che forniva consulenza sulla moderazione dei contenuti, e la migrazione di alcuni utenti verso altri social network, proprio a causa della direzione che questo stava prendendo.
"La prevalenza dell’odio online è correlata ai crimini d’odio offline. Le vittime dell’odio spesso segnalano un calo del benessere psicologico", si legge nella ricerca.