È stato presentato oggi il Rapporto di ricerca 2024 del Venture Capital Monitor – VeM, dedicato alle operazioni di venture capital nel mercato italiano. Lo studio, condotto dall’Osservatorio Venture Capital Monitor – VeM presso l’Università LIUC e AIFI, è stato realizzato con il contributo di Intesa Sanpaolo Innovation Center e KPMG, oltre al supporto istituzionale di CDP Venture Capital SGR e IBAN. L’obiettivo è garantire un monitoraggio continuo dell’attività di early stage istituzionale nel nostro Paese. L’indagine evidenzia che nel 2024 si sono registrate 300 operazioni (tra nuovi investimenti e follow-on), in calo rispetto alle 330 del 2023 (-9%). Se si considerano solo i nuovi investimenti (initial), questi sono stati 223, contro i 273 dell’anno precedente.
Venture Capital in Italia: nel 2024 investimenti in crescita, ma meno operazioni
L’ammontare complessivo investito da operatori domestici ed esteri nelle startup italiane ha raggiunto 1,2 miliardi di euro, distribuiti su 270 round: un valore in crescita rispetto agli 1,1 miliardi del 2023, ma con un numero di operazioni in calo (erano 302 l’anno scorso). In forte aumento gli investimenti in realtà estere fondate da imprenditori italiani, che hanno superato i 700 milioni di euro distribuiti su 30 operazioni, rispetto ai 300 milioni raccolti in 28 round nel 2023. Sommando entrambe le componenti, il totale degli investimenti ha raggiunto 1,9 miliardi di euro, in netto aumento rispetto agli 1,4 miliardi del 2023.
“L’innovazione passa in gran parte dalle Università, per questo in LIUC lavoriamo a un ambiente di open innovation dove studenti, ricercatori, alunni operino insieme alle imprese per contaminarsi e trovare soluzioni creative e nuovi approcci a problemi complessi - osserva Anna Gervasoni, Rettore Università LIUC -. Vogliamo disegnare nuovi modelli di Technology Transfer da mettere in rete con altri Atenei basandoci sul rapporto privilegiato che abbiamo con le imprese grazie a Confindustria Varese”
“Il venture capital in Italia ha ormai consolidato la fase iniziata nella seconda metà del 2020 ed è pronto per entrare in quella successiva - sottolinea Giovanni Fusaro, Direttore Osservatorio VeM –. Saranno quindi cruciali i prossimi anni per rendere l’investimento in innovazione un asse portante dello sviluppo del nostro Paese e colmare il gap con i mercati europei più virtuosi.”.
“La crescita del capitale investito nel 2024 (+39%), riporta il mercato del venture capital misurato dal VeM sulla soglia dei 2 miliardi di euro complessivi. La diminuzione del numero dei round di raccolta conferma una maggiore selezione sulle operazioni; tendenza confermata dal record di investimenti successivi (follow-on) su società già investite in altri round – spiega Luca Pagetti, Head of Finanziamento Crescita Startup di Intesa Sanpaolo Innovation Center -. Si conferma l’interesse crescente degli investitori nei settori Energia & Ambiente, Biotech e Healthcare, segnale positivo per il trasferimento tecnologico nel nostro Paese in settori chiave per lo sviluppo futuro. Attraverso Intesa Sanpaolo Innovation Center, il nostro Gruppo sostiene la crescita di spin-off e startup con iniziative di ecosistema e a supporto dei territori. Gli investimenti del fondo SEI (Sviluppo Ecosistemi di Innovazione) gestito da Neva SGR, società controllata al 100% da Intesa Sanpaolo Innovation Center, sono un’ulteriore conferma del nostro impegno”.
“Nel 2024 i Business Angel hanno investito in autonomia oltre 74 mln di euro, quasi il doppio delle risorse del 2023 e anche le società target sono aumentate del 41%. Dopo il rallentamento del 2023 siamo quindi tornati a crescere e l’intero mercato del Venture Capital italiano è di nuovo stabilizzato sui numeri che lo hanno caratterizzato negli ultimi anni, ben oltre quota 1 miliardo di euro - ha commentato Paolo Anselmo, Presidente IBAN -. I recenti provvedimenti legislativi strutturali, come il Dl Centemero, hanno inoltre confermato quelle che erano le agevolazioni fiscali e gli incentivi agli investimenti in startup e pmi innovative, un ulteriore segnale che ci porta ad essere fiduciosi anche per il 2025”.
“Gli investimenti in venture capital in Italia hanno visto alcuni segnali di ripresa nel corso del 2024, in linea con quanto osservato a livello internazionale. Si attende un trend positivo anche nel 2025, supportato principalmente da investimenti in settori quali l’intelligenza artificiale, le biotecnologie e le energie alternative.”, commenta Alessandro Soprano, Partner KPMG.
Nel dettaglio, il totale degli investimenti in TT (Technology Transfer) 2024 è stato pari a 223 milioni di euro su 119 operazioni, risultato che combina da una parte il fisiologico rallentamento dovuto alla fine del periodo di investimento dei fondi finanziati dalla piattaforma ITAtech, dall’altra la spinta data dalla piena operatività dei fondi supportati dal FoF di Tech Transfer di CDP Venture Capital SGR e dei poli nazionali. Con riferimento all'attività di corporate venture capital, nel 2024 si conferma l’evidenza recente che vede una notevole presenza di imprese nei round di venture capital. In particolare, è stata registrata la partecipazione delle corporate negli investimenti a supporto delle realtà imprenditoriali nascenti o nella fase di primo sviluppo in circa il 26% dei round complessivi, in aumento rispetto al 2023. Relativamente alle sole startup con sede in Italia, venture capital e corporate venture capital hanno investito 592 milioni di euro su 182 round, le attività di sindacato tra venture capital, corporate venture capital e business angel hanno fatto registrare investimenti pari a 610 milioni di euro su 88 operazioni e i soli business angel hanno investito 47 milioni in 102 round.
Il totale di queste attività porta la filiera del Venture Capital in Italia ad aver investito oltre 1,2 miliardi di euro su 372 round. Aggiungendo anche gli investimenti in startup estere con founder italiani, il totale complessivo si attesta a 2 miliardi di euro su 406 round. Come per gli anni passati, a livello di investimenti initial, la Lombardia è la Regione in cui si concentra il maggior numero di società target, 70, coprendo il 36% del mercato (era il 46% nel 2023, con 113 società). Seguono Piemonte (15%) e Lazio (9%). Dal punto di vista settoriale, l’Ict monopolizza l’interesse degli investitori di venture capital, con una quota del 38% delle società target. L’Ict è costituito per il 28% da operazioni su startup nel comparto dei digital consumer services, e per il 72% su società con focus su enterprise technologies. A seguire, il 9% delle target oggetto di investimenti initial è stato diretto verso le Biotecnologie, l’8% verso il comparto del Fintech; Energia e Ambiente ed Healthcare, invece, attraggono il 7% degli investimenti.