Il Ministero dell’Economia e delle Finanze e Retelit, società controllata dal fondo Asterion, hanno recapitato a TIM una nuova offerta per l’acquisizione di Sparkle, giusto in tempo per il Consiglio di Amministrazione odierno, in cui verranno esaminati i risultati del 2024 e il Piano Industriale 2025-2027.
TIM, Mef e Retelit recapitano nuova offerta per acquisizione Sparkle da 700 milioni
L'offerta aggiornata conferma un corrispettivo di 700 milioni di euro, ma risolve le problematiche di finanziamento che nelle scorse settimane avevano bloccato le trattative. A supporto dell’operazione, al pool di banche finanziatrici composto da ING, Banco BPM e Banca Monte Paschi di Siena si è aggiunta Intesa Sanpaolo, completando così un consorzio in grado di coprire circa la metà del valore dell’acquisizione e garantire la chiusura dell’accordo.
La cessione della rete internazionale di Sparkle rappresenta l’ultimo tassello nel processo di ristrutturazione di TIM, che potrà così concentrarsi sui suoi tre segmenti core: Consumer, Enterprise e Brasile. L’esame della nuova offerta nel CdA odierno, dedicato anche ai conti e al piano industriale, appare dunque strategicamente rilevante per il completamento del piano di rilancio guidato dall’AD Pietro Labriola.
Per quanto riguarda il Piano 2025-2027, gli analisti prevedono un anno di transizione, con una crescita media annua dei ricavi del 3% e un incremento dell’EBITDA after lease dell’8% almeno per il 2025. Particolare attenzione sarà rivolta alla politica dei dividendi e alla gestione del debito, che le recenti operazioni di dismissione degli asset di rete, sia domestici che internazionali, hanno già significativamente ridotto.
I risultati del 2024, invece, dovrebbero confermare le previsioni, con una crescita dei ricavi del 3% a circa 14,46 miliardi di euro e un aumento dell’EBITDA dell’8% a 4,34 miliardi. Il Capex organico è atteso a 2,11 miliardi di euro, in crescita del 2,3%.