Si è chiusa la 51esima edizione del Simac Tanning Tech, evento di riferimento per tecnologie e macchinari delle industrie calzaturiera, pellettiera e conciaria, tenuto alla Fiera Milano Rho: l'iniziativa ha registrato numeri importanti, con oltre 7.000 accessi (circa 49% visitatori internazionali), e un 25% di espositori esteri provenienti da circa 20 Paesi. Risultati, resi possibili anche con il prezioso supporto di Agenzia ICE e alla stretta sinergia con Lineapelle che ha portato oltre 9.000 passaggi in osmosi tra le due fiere.
Simac Tanning Tech: "industria pelle-moda italiana in difficoltà ma ci sono segnali positivi"
L’industria italiana del settore, altamente specializzata, ha infatti mantenuto il numero di imprese e di occupati sostanzialmente stabile negli ultimi anni, a testimonianza della solidità e continuità di questa filiera strategica per il Made in Italy. Il comparto, che conta 225 aziende attive e un export che vale ben 385 milioni, è un esempio unico in Europa, nato e sviluppatosi grazie alla stretta collaborazione tra produttori di macchinari e imprese manifatturiere. A partire dal 2024 l’industria italiana delle macchine per calzature, pelletteria e conciaria, affronta una fase critica, confermata anche dal primo semestre del 2025, in cui si registra una flessione del 12,8% nelle esportazioni. Una flessione che si inserisce in un contesto globale instabile, caratterizzato da conflitti, tensioni geo-politiche e commerciali, e una revisione dei processi di supply chain nel settore della moda.
Questa edizione di Simac Tanning Tech ha offerto un ricco programma di eventi e dibattiti sulle tematiche di maggiore attualità: Intelligenza Artificiale, sostenibilità, tracciabilità, progetti europei di innovazione del settore. Protagonista di quest’anno è stato il continente africano, sempre più strategico nella domanda di beni industriali e per la richiesta di cooperazione che mira a rafforzare le principali filiere industriali. Assomac ha ospitato in fiera incontri di approfondimento sul continente africano e un focus sul Kenya, con la partecipazione delle principali istituzioni di entrambi i Paesi. Un dialogo importante, volto a potenziare il partenariato, con l’obiettivo di promuovere la competitività del Made in Italy e contribuire allo sviluppo della filiera pelle-calzatura in Africa.
Anche l'accordo strategico firmato tra Simac Tanning Tech e Lineapelle si inserisce pienamente in questa ottica di promozione, collaborazione e sviluppo. La sinergia tra le due fiere, che riuniscono sotto lo stesso tetto tecnologia e materiali, mira a offrire una piattaforma integrata che rifletta la catena del valore a partire dall’industria della moda: fondamentale, soprattutto alla luce della situazione commerciale internazionale. “Nel contesto di un mercato che continua a rimanere in una condizione di forte criticità, Lineapelle ha dimostrato di avere la capacità e la forza per porsi come un luogo di confronto indispensabile per intercettare, discutere ed evolvere tutti i possibili nuovi input e paradigmi produttivi e commerciali”, ha affermato Gianni Russo, Presidente di Lineapelle.
“I nostri dati mostrano un settore in contrazione, ma i segnali che provengono dalla fiera in parte confortano e crediamo non siano un fuoco di paglia. Il valore della produzione della nostra industria, che conta un giro di affari complessivo di circa 650 milioni di euro e occupa circa 3.800 addetti, è la base solida su cui può poggiarsi ancora la nostra leadership. I numeri di Simac Tanning Tech dimostrano che, in un momento di difficoltà, le aziende e gli operatori scelgono la fiera per rafforzare le relazioni strategiche, presentare le innovazioni per il futuro del settore. La nostra manifestazione non è solo uno spazio commerciale, ma è la prova che l’industria italiana è resiliente e capace di rispondere alle sfide con soluzioni concrete, innovative e sostenibili” ha dichiarato Mauro Bergozza, Presidente di Assomac.