Economia

Signorini alla Giornata del Credito: “Europa non resti indietro su regole, innovazione e mercato unico”

Redazione
 
Signorini alla Giornata del Credito: “Europa non resti indietro su regole, innovazione e mercato unico”
Alla Giornata del Credito 2025, il Direttore Generale della Banca d’Italia Luigi Federico Signorini ha delineato i pilastri su cui dovrà poggiare la regolamentazione finanziaria nei prossimi anni: completare le riforme di Basilea III, semplificare un quadro normativo divenuto eccessivamente complesso, presidiare i rischi emergenti legati a tecnologia e innovazione, e abbattere le barriere che ancora frenano l’integrazione del mercato europeo dei capitali.

Signorini alla Giornata del Credito: “Europa non resti indietro su regole, innovazione e mercato unico”

Signorini ha ammonito sul rischio di frammentazione internazionale: “Dopo la crisi finanziaria era nato un ampio consenso sulle riforme prudenziali, ma oggi, in un clima meno favorevole alla cooperazione, tornano a emergere approcci divergenti tra giurisdizioni. Una corsa al ribasso regolatorio non sarebbe nell’interesse di nessuno”. L’Europa, ha ricordato, ha recepito gran parte delle nuove norme, ma restano nodi aperti, soprattutto sul fronte dei rischi di mercato e della liquidità.

Un secondo fronte riguarda la semplificazione: “L’accavallarsi di regole, talvolta introdotte anche oltre le prescrizioni di Basilea, ha prodotto intrecci complessi che generano costi, opacità e oneri eccessivi, specie per le banche di minori dimensioni. Semplificare non vuol dire rinunciare al rigore, ma garantire maggiore trasparenza e proporzionalità”.

Sul versante tecnologico, Signorini ha evidenziato come la fiducia resti il bene più prezioso: dalla sicurezza cibernetica, rafforzata dal regolamento europeo DORA, alle sfide delle cripto-attività e delle stablecoin, fino all’applicazione dell’intelligenza artificiale in ambito finanziario. “Compito del regolatore non è scegliere quali innovazioni promuovere, ma individuare i rischi e predisporre presidi adeguati”, ha detto, richiamando l’importanza di un coordinamento efficace con l’AI Act appena approvato.

Infine, il nodo del mercato unico dei capitali. Senza un’Unione bancaria completata, un sistema europeo di garanzia dei depositi e una maggiore armonizzazione normativa e fiscale, l’Europa rischia di allontanarsi dalla frontiera dell’innovazione. “Solo abbattendo le barriere interne si potranno sfruttare appieno il risparmio europeo e sostenere crescita e competitività”, ha sottolineato.
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