Salute
Schillaci annuncia interventi decisi per ridurre le liste d’attesa sanitarie: dati trasparenti e poteri sostitutivi
Redazione

Il ministro della Salute Orazio Schillaci prepara un’offensiva decisa contro le lunghe liste d’attesa che continuano a mettere in difficoltà milioni di cittadini italiani. L’annuncio arriva in un’intervista al Messaggero, dove Schillaci spiega che da settembre il Ministero potrà agire concretamente, anche ricorrendo ai poteri sostitutivi, per intervenire laddove le Regioni non riusciranno a garantire tempi accettabili per visite ed esami.
Schillaci annuncia interventi decisi per ridurre le liste d’attesa sanitari
«Ora abbiamo uno strumento efficace per intervenire: abbiamo i dati», dichiara il ministro, sottolineando come la nuova piattaforma nazionale, alimentata dalle Regioni, consenta finalmente una fotografia dettagliata della situazione, Asl per Asl, prestazione per prestazione. «Non vogliamo fare pagelle, ma aiutare le Regioni a risolvere i problemi. In caso di criticità non esiteremo a intervenire, in modo oggettivo e proattivo», precisa.
Il quadro attuale resta «a macchia di leopardo», con realtà regionali dove si registrano già miglioramenti e altre in cui persistono ritardi «inaccettabili», come i tempi che in alcuni casi superano un anno per una mammografia. Secondo Schillaci, grazie alla trasparenza dei dati e all’introduzione della legge, si potranno finalmente mettere in atto interventi mirati e tempestivi.
Tra le priorità, spicca anche il tema della carenza di personale sanitario. Il ministro ribadisce l’urgenza di rendere più attrattiva la professione medica, investendo nel capitale umano: «I medici vanno salvaguardati, pagati meglio, bisogna ridurre il carico burocratico e offrire più flessibilità e opportunità di carriera, soprattutto ai giovani». Quanto agli infermieri, Schillaci osserva come la carenza sia un problema diffuso in tutta Europa e anche in Paesi come Stati Uniti e Giappone. «Non possiamo escludere di guardare all’estero per reperire personale dove c’è disponibilità», aggiunge.
Il nodo delle prescrizioni eccessive, spesso legato alla cosiddetta medicina difensiva, è un altro punto critico. «Lavoriamo per rendere definitivo lo scudo penale ai medici», afferma Schillaci, spiegando che la misura consentirà ai professionisti di esercitare con maggiore serenità, evitando di prescrivere esami inutili solo per proteggersi da possibili contenziosi.
La tecnologia, in particolare l’intelligenza artificiale, potrà dare un contributo decisivo in questa battaglia: «Potrà aiutarci a identificare le prestazioni realmente necessarie per ciascun paziente. Non credo in misure coercitive, ma è fondamentale sensibilizzare i cittadini sull’appropriatezza degli esami», evidenzia il ministro.
Con l’adozione di un approccio basato su dati trasparenti, il rafforzamento del personale e l’uso delle nuove tecnologie, Schillaci punta a un cambiamento strutturale e duraturo. L’obiettivo, ribadito più volte, è uno solo: «Tagliare le liste d’attesa e garantire ai cittadini un accesso rapido ed equo alle cure essenziali».