Economia

Le reazioni dei mercati allo shutdown nel solco del ''deja vu''

Redazione
 
Le reazioni dei mercati allo shutdown nel solco del ''deja vu''

I mercati stanno reagendo allo shutdown in cui è piombato il governo degli Stati Uniti seguendo il solio copione: arretrano, senza molto drammatizzare. Che Wall Street reagisse, con un calo, era comunque abbastanza scontato.

Le reazioni dei mercati allo shutdown nel solco del ''deja vu''

I futures del Dow sono scesi di 219 punti, pari allo 0,47%. I futures dell'S&P 500 sono scesi dello 0,5% e i futures del Nasdaq 100 sono scivolati dello 0,6%. La storia dimostra che il mercato azionario tende a non essere in gran parte influenzato dalle chiusure governative. Dal 1976, ci sono stati 20 shutdown governativi, con una durata media di otto giorni ciascuno.

Nei periodi di uno e tre mesi dopo la fine di ciascuna delle chiusure, l'S&P 500 ha guadagnato una media rispettivamente dell'1,2% e del 2,9%, con gli investitori che hanno generalmente guardato oltre le interruzioni legate al bilancio, dando priorità agli utili aziendali, alle tendenze economiche più ampie e ad altri fattori macroeconomici chiave.

Tuttavia, i settori che dipendono fortemente dai contratti governativi, come la difesa e le scienze della vita, possono essere più sensibili alle chiusure.
Il mercato azionario è reduce da un settembre storicamente forte. L'S&P 500 è salito del 3,5% nel corso del mese, registrando i guadagni più forti a settembre dal 2010. Il Dow ha toccato un massimo storico martedì prima dello shutdown del governo.

Alcuni investitori hanno affermato che questa volta ci sono rischi unici associati a uno shutdown a causa della maggiore attenzione ai dati economici, insieme alle preoccupazioni che, se questo stallo dovesse protrarsi per un lungo periodo, potrebbero venire a mancare informazioni affidabili sull'economia.

L'indice S&P 500 è reduce da cinque mesi di guadagni di fila. Le azioni statunitensi sono salite nonostante le preoccupazioni per l'incertezza geopolitica, le rinnovate minacce tariffarie e il vacillante sentimento dei consumatori. Mentre le azioni si aggirano vicino ai massimi storici, un'impennata dei prezzi dell'oro e dell'argento segnala anche la preoccupazione per la persistente incertezza politica ed economica. I prezzi dell'oro e dell'argento sono aumentati martedì prima della chiusura e sono aumentati anche oggi.

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