89 secondi alla fine del mondo: da quando, nel 1947, l'organizzazione dei fisici atomici, fondata due anni prima da Albert Einstein, ha creato l'orologio dell'Apocalisse, il Doomsday Clock, non è mai mancato così poco. L'orologio, aggiornato ogni anno dal Bulletin of Atomic Scientists, aveva già registrato un record nel 2023, quando i calcoli avevano fatto spostare le lancette a 90 secondi dalla mezzanotte, per poi venire riconfermati nel 2024: "Nello spostare l'orologio più vicino alla mezzanotte, noi inviamo un forte segnale.
Orologio dell'Apocalisse: mancano 89 secondi a mezzanotte
Perché il mondo è già pericolosamente vicino al precipizio e ogni movimento verso la mezzanotte deve essere preso come un'indicazione di estremo pericolo e di allarme senza possibilità d'errore", ha detto Daniel Holz, presidente del Comitato scienza e sicurezza. Quando il Doomsday Clock è stato creato, fu impostato a 7 minuti dall'apocalisse. Al tempo il pericolo maggiore proveniva dalla corsa agli armamenti in atto tra Stati Uniti e Unione Sovietica e dalla minaccia dell'uso di armi nucleari: proprio la costruzione della prima bomba atomica di proprietà sovietica, nel 1949, fu la causa del primo spostamento da 7 a 3 minuti alla mezzanotte, e anche oggi la minaccia dell'impiego di armi atomiche è l'elemento che continua a incidere maggiormente sul calcolo del consiglio di esperti anche se, ovviamente, non si tratta dell'unico fattore. Ad influire, quest'anno, ancora la guerra in Ucraina e il conflitto israelo-palestinese, oltre alle conseguenze del cambiamento climatico e l'utilizzo in campo militare di strumenti di intelligenza artificiale.
A tutto questo si aggiunge anche «la Cina che, dotata di armi nucleari, ha intensificato la pressione militare vicino a Taiwan» e «la Corea del Nord che, anch'essa dotata di armi nucleari, continua con i testi di vari missili balistici. Abbiamo visto progressi insufficienti nell’affrontare le sfide principali, e in molti casi ciò sta portando a effetti sempre più negativi e preoccupanti» dice ancora Holz, È molto lontano, invece, il record del 1991, quando la fine della guerra fredda e la firma del trattato sulla riduzione delle armi nucleari fece spostare l’ora fatidica indietro di ben 17 minuti. Finora i fisici hanno deciso 25 aggiornamenti dell’orologio dell’Apocalisse: tra questi, solo 8 volte le lancette si sono allontanate dalla mezzanotte: l’ultima nel 2010, quando poco prima dell’inizio dell’anno, durante la conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici di Copenaghen, i Paesi industrializzati e quelli in via di sviluppo concordarono di assumersi la responsabilità delle emissioni di gas serra e di limitare l’aumento della temperatura globale, mentre Russia e Stati Uniti pianificarono ulteriori riduzioni per gli arsenali nucleari, spostando indietro di 1 minuto le lancette rispetto ai 5 minuti stabiliti nel 2007. Poi l’orologio è scattato nuovamente in avanti nel 2012 avvicinando sempre più l’umanità al disastro planetario, fino ad arrivare ai 90 secondi fissati nel 2023.