Posso resistere a tutto tranne che alle tentazioni, diceva Oscar Wilde. E quale tentazione più grande di un barattolo traboccante di Nutella, ove affondare con cupidigia il cucchiaio? Perché, diciamolo: il pane con la Nutella è una delizia, la crepe con la Nutella è una meraviglia, la crostata con la Nutella è un capolavoro, ma nulla eguaglia la pura, incondizionata estasi di gustarne un cucchiaio allo stato puro, lasciando che il velluto dolce e avvolgente della crema si sciolga sul palato, in un tripudio di piacere che sfida ogni resistenza.
World Nutella Day: il trionfo del comfort food più amato del mondo
Perché la Nutella non è un prodotto qualunque. E sì, lo sappiamo, non è affatto un alimento sano. Ma in quanto a comfort food è decisamente il top: non ce n’è per nessuno! Non a caso rappresenta un fenomeno culturale, oltre che culinario, unico, che ha attraversato decenni e generazioni conquistando i cuori e le tavole di milioni di persone.
Da Nanni Moretti che ne fa simbolo di consolazione nel celebre barattolo gigante, alla storica citazione di Giorgio Gaber che la contrappone alla cioccolata svizzera con una connotazione politica, fino al motto iconico «Che mondo sarebbe senza Nutella?», questa crema di nocciole firmata Ferrero è ormai un’istituzione a livello mondiale.
Basti pensare che se si mettessero in fila tutti i vasetti di Nutella prodotti in un anno, la loro lunghezza coprirebbe due volte la circonferenza terrestre. Mentre il peso totale della Nutella prodotta in un solo anno equivale a quello dell’Empire State Building, il colosso architettonico che domina lo skyline di New York. E questo non è che un assaggio della sua impressionante capillarità: la Nutella attraversa lingue, culture e confini, diventando un ponte tra tradizioni e gusti differenti.
La sua storia affonda le radici in un passato lontano, quando ancora non si chiamava Nutella. Tutto ebbe inizio nel 1946, quando la Ferrero lanciò il Giandujot, un panetto da tagliare a fette e spalmare sul pane. Erano gli anni della ricostruzione postbellica, e il cioccolato era un lusso raro e prezioso. Qualche anno dopo, l’intuizione geniale: trasformare quel composto in una crema più morbida e spalmabile, battezzata Supercrema.
L’Italia era in fermento, le strade ruggivano al suono della Vespa, le case si popolavano con le prime tv e il cinema americano ammaliava con i volti di Marilyn Monroe, Audrey Hepburn e James Dean. In questo scenario di rinascita e innovazione, la Ferrero non si limitava a creare un prodotto, ma dava vita a un mito.
Mel 1964 arrivò la svolta definitiva: il nome Nutella fu scelto da Michele Ferrero con una folgorazione improvvisa, durante una passeggiata a Francoforte con la moglie Maria Franca. Come raccontato dalla donna, fu in ascensore che il marito, assorto nei suoi pensieri, la guardò e pronunciò con decisione: «Nutella». Da quel momento, la sua corsa trionfale nel mondo non conobbe ostacoli.
Prodotta in undici stabilimenti Ferrero sparsi per il pianeta, Nutella è venduta oggi in circa 170 paesi. Il segreto di un successo così duraturo? Non solo la qualità della sua originalissima (e segretissima) ricetta, ma anche una strategia di marketing impeccabile e una comunicazione capace di parlare al cuore di intere generazioni. Il logo, con le sue inconfondibili lettere rosse e nere, è rimasto intatto negli anni, segno di un’identità forte e riconoscibile. Così come l’intuizione del bicchiere colorato da collezionare e riutilizzare. Sempre al passo coi tempi, Nutella ha saputo reinventarsi senza mai tradire se stessa.
Numerose sono infatti le sue estensioni di linea: dallo snack on-the-go Nutella &GO!, passando per Nutella B-ready fino al successo dei Nutella Biscuits e della attesissima Nutella Plant-Based, realizzata con ingredienti di origine vegetale. Un successo, quello del cavallo di battaglia della Ferrero, che non ha eguali. E il World Nutella Day celebrato ieri in tutto il mondo ne è la prova più lampante: nata nel 2007 dall’idea spontanea della blogger americana Sara Rosso, questa giornata ogni anno riunisce milioni di fan che in ogni parte del globo condividono ricette, immagini e storie sui social, uniti dall’inconfondibile dolcezza di Nutella celebrata anche attraverso una mostra.
Per raccontare e onorare i suoi primi 60 anni di vita, a dicembre infatti si è aperta una grande mostra al MAXXI di Roma intitolata “joyn! Un viaggio nel mondo Nutella”, a cura di Chiara Bertini e in collaborazione con Ferrero, visitabile fino al prossimo 20 aprile: un’esposizione che ripercorre la storia della celebre crema spalmabile, intrecciando gioco e approfondimento in un’esperienza immersiva pensata per adulti e bambini. Tra gli appuntamenti in programma per oggi, sempre al MAXXI un evento speciale condotto da Pierluigi Pardo, giornalista, telecronista sportivo e conduttore televisivo, che presenterà al pubblico dei “nutellomani” la nuova edizione del libro “Il nuovo mondo Nutella – 60 anni di innovazione” di Gigi Padovani, giornalista e scrittore.
Un volume che offre uno sguardo approfondito sul viaggio di Nutella verso la trasformazione in un’icona globale, entrata a far parte della memoria collettiva. La celebrazione della sua legacy sarà accompagnata dalle note del violinista Pierpaolo Foti, famoso per le sue interpretazioni innovative e coinvolgenti e dal tributo di Greg Goya, street artist noto per la sua “fast art”, che mira a suscitare emozioni immediate nel pubblico attraverso installazioni interattive negli spazi urbani.
E poi ci sono i social, il vero palcoscenico dei festeggiamenti per questa giornata, invasi da foto golose, condivisioni entusiastiche e irresistibili ricette accompagnate dall’hashtag #WorldNutellaDay. Creazioni sempre più originali, che celebrano l’iconica crema spalmabile con accostamenti insoliti e talvolta sorprendenti. E a proposito di abbinamenti audaci, ecco una curiosità che potrebbe lasciare di stucco: dopo esperimenti come Nutella e bacon, Nutella e broccoli o perfino Nutella e patatine fritte, uno dei mix più discussi e sperimentati sul web è quello con gli spaghetti. Un’idea che può sembrare bizzarra, ma che ha conquistato l’attenzione di chi ama osare in cucina.
Insomma, cucchiaio dopo cucchiaio Nutella continua a scrivere la sua storia. E anche la nostra di storia. Dal primo assaggio rubato di nascosto in cucina, alle colazioni lente della domenica, dai pomeriggi con gli amici davanti alla tv fino ai momenti di conforto in solitudine dopo una lite furibonda col partner. Fedele e insostituibile, Nutella è sempre lì: un filo che lega l’infanzia all’età adulta, il piacere alla nostalgia. Una magia che si rinnova, giorno dopo giorno, vasetto dopo vasetto, rendendo il mondo un luogo un po' più dolce.