Italian Wine Brands, primo gruppo vinicolo italiano quotato nel settore vinicolo, celebra il decimo anniversario della sua quotazione su EGM, testimoniando una crescita straordinaria e un'espansione costante a livello globale. La ricorrenza è stata celebrata a Palazzo Mezzanotte in un evento che ha riunito il Management Team, i Consiglieri e i Soci investitori.
Italian Wine Brands, dieci anni in Borsa: brindisi a un successo globale
In questa occasione, l'Assemblea degli Azionisti ha approvato la distribuzione di un dividendo straordinario di 0,5 euro per azione (dettagli disponibili su www.italianwinebrands.it, sezione Investor/Comunicati stampa/2025), riconoscendo l’eccezionale percorso di crescita e creazione di valore della società. Inoltre, come segno di apprezzamento per il contributo dei dipendenti, il Gruppo erogherà un premio straordinario di 1.000 euro a ciascun collaboratore con la prossima retribuzione.
Alessandro Mutinelli, Presidente e Ceo di IWB, ha dichiarato: “In questi 10 anni dalla quotazione abbiamo sempre guardato avanti, al domani, al nuovo da sviluppare, a come si poteva crescere e rendere IWB sempre più forte sul mercato. Per questo anniversario, però, uno sguardo indietro, alla strada che abbiamo percorso è dovuto. Voglio ringraziare tutti coloro che assieme a me, con passione, competenza e determinazione, mi hanno accompagnato in questo viaggio di crescita e di creazione di una realtà industriale e commerciale che prima non esisteva. Grazie alla nostra squadra, oggi Italian Wine Brands è una realtà riconosciuta, rispettata e apprezzata in tutto il mondo, per le dimensioni, la qualità dei prodotti, l’ampiezza di gamma, la distribuzione e per il fatto di essere l’unica vera public company italiana del vino. Abbiamo mantenuto la promessa fatta al momento della quotazione: quella di diventare un soggetto aggregatore nel frazionato mondo del vino italiano, per competere ad armi pari con i principali competitors mondiali. E abbiamo mantenuto anche la promessa con i nostri azionisti, moltiplicando la capitalizzazione di Borsa. Il nostro viaggio, però, non è finito, ci aspettano ancora tante strade da esplorare, che affronteremo con competenza entusiasmo e voglia di arrivare”.
Il debutto risale esattamente al 29 gennaio 2015, quando il Gruppo fu creato con vocazione di aggregatore di aziende vinicole per determinare un campione di settore. La fondazione del Gruppo IWB di fatto avvenne contestualmente alla quotazione sull’allora mercato AIM (oggi EGM), attraverso un’evoluzione del modello Spac, la pre-booking IPO Challenger promossa da Electa Ventures di Simone Strocchi, consolidando al suo avvio due realtà come la trentina Provinco Italia e la piemontese Giordano Vini. L’obiettivo era supportare un progetto, guidato da Alessandro Mutinelli e sostenuto da nuovi capitali, determinato a formare un leader di settore in un mercato vinicolo storicamente molto frazionato. Un’operazione con una visione industriale che ha dimostrato e tutt’ora rappresenta quanto la finanza, intesa come capitale di costruzione e non di mero trading, possa aiutare nella formazione di campioni di industria guidati da imprenditori determinati e visionari, che diventano essi stessi aggregatori di settore e traino di intere filiere italiane di eccellenza.
Dal debutto sul mercato nel 2015, il titolo di Italian Wine Brands in Borsa ha registrato una crescita di valore pari a oltre il 130%, passando dai 10 euro per azione al momento della quotazione a oltre 22 euro odierni. Parallelamente, la capitalizzazione di mercato è cresciuta da circa 60 milioni di euro del giorno dell’IPO, a oltre 210 milioni attuali, confermando la solidità del Gruppo e l’apprezzamento degli investitori. Oggi, con oltre il 70% di flottante, IWB rappresenta una vera e propria public company, con migliaia di azionisti, tra cui investitori istituzionali italiani ed esteri e privati cittadini.
Attualmente Italian Wine Brands è tra i primissimi gruppi privati nazionali per fatturato, un leader di settore che traina una filiera di eccellenza importante come quella vitivinicola italiana, con un forte e riconosciuto posizionamento, grazie a prodotti a marchio proprietario venduti in tutto il mondo, attraverso i principali canali distributivi costantemente presidiati. Il tutto, favorito anche dalla crescita per linee esterne, in linea con gli obiettivi cardini del management fin dal primo giorno di quotazione. Oltre a Giordano Vini e Provinco, nel corso degli anni il Gruppo ha aggregato altre cinque aziende - Svinando, Raphael Dal Bo, Enoitalia, Enovation Brands e Barbanera - coinvolgendo tutti i fondatori e le famiglie delle aziende via via consolidate nel progetto e nel capitale della società.
Italian Wine Brands ha visto nel suo percorso un incremento significativo del fatturato, che è passato da circa 140 milioni di euro nel 2015 a circa 400 milioni attuali, con oltre l'80% delle vendite realizzate sui mercati internazionali. Oggi IWB vanta ben 5 laboratori di analisi impegnati a monitorare costantemente la qualità di materie prime e prodotti, distribuendo circa 160 milioni di bottiglie in oltre 90 Paesi (5 continenti), rispetto ai 44 milioni venduti nel 2015. Il Gruppo comprende nel suo portafoglio oltre 70 brand proprietari e private labels divisi per fasce di prodotto, che comprovano la sua capacità nel creare vini di elevata qualità in grado di rispondere al gusto, sempre in evoluzione, di qualsiasi estimatore.
“Sembra ieri quando IWB ha avviato il suo percorso con l’ingresso in Borsa agevolato dalla nostra innovativa pre-booking company Ipo Challenger. Da allora la Società è sempre cresciuta, sotto la determinata guida di Alessandro Mutinelli, animata da un gruppo di imprenditori e manager sempre più forte e appassionato, nella dichiarata missione di costruire un gruppo vinicolo italiano leader di settore. IWB è oggi una realtà importante, un’opportunità di investimento per tutti coloro che vogliono condividerne la crescita ed è un esempio illuminante per la formazione di nuovi campioni di industry in settori diversi, che intendano essere promotori di aggregazione di distretti e filiere di eccellenza italiana. Vogliamo, possiamo e dobbiamo sostenere la nascita di altri campioni di impresa sul modello IWB, favorendo l’incontro costruttivo tra risparmio e progetti imprenditoriali italiani ambiziosi”, conclude Simone Strocchi, consigliere di IWB e promotore con Electa Ventures dell’operazione di quotazione nel 2015.