Economia

Italia, investimenti in crescita: +9,4% sul pre-Covid, spinta da pubblico e transizione green

Redazione
 

Gli investimenti delle imprese in Italia hanno registrato un incremento del 9,4% rispetto ai livelli pre-Covid, trainati dal sostegno del settore pubblico e dalla crescente attenzione a sostenibilità e digitalizzazione: è quanto emerge dall’ultima indagine sugli investimenti del Gruppo BEI (EIBIS), che ha analizzato le strategie di circa 13.000 imprese nell’Unione Europea e negli Stati Uniti.

Italia, investimenti in crescita: +9,4% sul pre-Covid, spinta da pubblico e transizione green

“L’indagine della BEI evidenzia che le imprese italiane stanno intensificando gli investimenti in sostenibilità e innovazione. Sebbene il percorso non sia ancora completato, è evidente che le imprese riconoscono che la doppia transizione ecologica e digitale non è solo una sfida, ma anche un’opportunità strategica. Per rafforzare la competitività e l’autonomia del Paese, è fondamentale accelerare ulteriormente gli investimenti in questi settori”, ha dichiarato Gelsomina Vigliotti, Vicepresidente della BEI.

Le imprese italiane hanno adottato tecnologie digitali avanzate in linea con la media europea, con un tasso di adozione del 71% rispetto al 74% dell’UE. Tuttavia, emergono differenze settoriali, con il comparto delle costruzioni tra i meno digitalizzati. Sul fronte della sostenibilità, l’82% delle aziende ha implementato misure per ridurre le emissioni, un dato inferiore alla media europea del 91%.

La resilienza climatica risulta invece un punto di forza: il 56% delle imprese italiane ha adottato misure contro eventi estremi, rispetto al 48% dell’UE, mentre il 46% si assicura contro danni climatici, più del doppio della media europea (21%).

Per quanto riguarda le fonti di finanziamento, le imprese italiane continuano a coprire la maggior parte degli investimenti con risorse proprie, mentre il ricorso ai finanziamenti esterni si mantiene stabile, al di sopra della media UE (52% contro 42%). “Le imprese europee stanno facendo passi avanti nella lotta al cambiamento climatico e nella trasformazione digitale a tutti i livelli”, ha affermato Debora Revoltella, Capo Economista della BEI. “Tuttavia, per rafforzare gli investimenti nell’UE serve un mercato unico più coeso e integrato.”

I risultati dell’indagine confluiscono nell’Investment Report annuale del Gruppo BEI, che analizza le prospettive di investimento per l’economia europea. Il prossimo rapporto sarà pubblicato il 5 marzo 2025 in occasione della terza edizione del Forum del Gruppo BEI a Lussemburgo, dove leader politici, imprese e istituzioni finanziarie discuteranno delle priorità di investimento per l’Europa, con particolare attenzione alla decarbonizzazione industriale, all’intelligenza artificiale, all’Unione dei mercati dei capitali, alla sicurezza e all’ampliamento dell’UE. Il tema dell’edizione 2025 sarà “Investire in un’Europa più sostenibile e sicura”.

Il Gruppo BEI, che comprende la Banca Europea per gli Investimenti e il Fondo Europeo per gli Investimenti, ha finanziato nel 2024 oltre 900 progetti per un totale di quasi 89 miliardi di euro, attivando oltre 100 miliardi di euro per la sicurezza energetica e mobilitando ulteriori 110 miliardi a sostegno delle startup e delle imprese innovative europee. Circa il 60% dei fondi erogati è stato destinato a progetti legati alla transizione ecologica, in linea con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi.

In Italia, il Gruppo BEI ha firmato nel 2024 99 operazioni per un totale di 10,98 miliardi di euro, contribuendo a generare investimenti nell’economia reale per quasi 37 miliardi: un sostegno fondamentale per il rafforzamento del tessuto produttivo nazionale e per il consolidamento della competitività del Paese nel contesto europeo e globale.

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