FOTO: Tareekhiii - CC BY-SA 4.0
Rahim Al-Hussaini, pochi giorno dopo la morte del padre, JKarim, è stato nominato nuovo Aga Khan, guida spirituale dei milioni di musulmani ismailiti nel mondo, diventando il cinquantesimo imam ereditario.
A designarlo alla successione è stato il padre, deceduto martedì in Portogallo, all'età di 88 anni.
Islam: Rahim al-Hussaini succede al padre come nuovo Aga Khan
L'Aga Khan è considerato dai suoi seguaci un discendente diretto del profeta Maometto ed è trattato come un capo di Stato. Il principe Rahim è il figlio maggiore dell'ex Aga Khan. Ha studiato negli Stati Uniti, letteratura comparata alla Brown University, e ha fatto parte dei consigli di amministrazione di varie agenzie all'interno dell'Aga Khan Development Network, la principale organizzazione filantropica del leader spirituale.
L'organizzazione si occupa principalmente di questioni di assistenza sanitaria, edilizia abitativa, istruzione e sviluppo economico rurale. Afferma di lavorare in oltre 30 Paesi e di avere un budget annuale di circa un miliardo di dollari per attività di sviluppo non-profit.
L'Aga Khan Development Network ha affermato che il principe Rahim ha dimostrato particolare interesse nel suo lavoro volto a combattere il cambiamento climatico e a proteggere l'ambiente.
Il defunto Aga Khan ricevette il titolo di "Sua Altezza" dalla regina Elisabetta nel luglio 1957, due settimane dopo che suo nonno, l'Aga Khan III, lo aveva inaspettatamente nominato erede della dinastia familiare, lunga 1.300 anni, come leader della setta musulmana ismailita.
Nel corso dei decenni, il defunto Aga Khan si è evoluto in un magnate degli affari e un filantropo, muovendosi con disinvoltura tra la sfera spirituale e quella mondana. Difensore della cultura e dei valori islamici, era ampiamente considerato un costruttore di ponti tra le società musulmane e l'Occidente, nonostante (o forse proprio a causa) della sua reticenza a impegnarsi in politica.
Una rete di ospedali che portano il nome dell'Aga Khan è disseminata in luoghi in cui l'assistenza sanitaria era carente per i più poveri, tra cui Bangladesh, Tagikistan e Afghanistan, dove egli spese decine di milioni di dollari per sviluppare le economie locali.
Gli ismailiti hanno vissuto per molte generazioni in Iran, Siria e Asia meridionale prima di stabilirsi anche in Africa orientale, Asia centrale e Medio Oriente, così come in Europa, Nord America e Australia più di recente. Ritengono un dovere donare fino al 12,5% del loro reddito all'Aga Khan come amministratore.