Il Consiglio di Indirizzo e Vigilanza dell’INPS ha approvato il Rendiconto generale 2024, che si chiude con un saldo positivo della gestione finanziaria di competenza pari a 15 miliardi di euro, un risultato economico di esercizio in utile per 1,02 miliardi e un avanzo patrimoniale netto che cresce da 29,78 a 35,31 miliardi. Numeri che confermano la solidità dell’Istituto nazionale di previdenza sociale e la sua capacità di reggere alle sfide economiche e demografiche del Paese.
INPS chiude il 2024 con un avanzo patrimoniale record e saldo positivo di 15 miliardi
Nel 2024 le entrate complessive dell’INPS hanno raggiunto 573,12 miliardi di euro, di cui 284,04 miliardi provenienti da entrate contributive, in aumento del 5,5% rispetto al 2023. Crescono anche i trasferimenti correnti dalla fiscalità generale, pari a 180,74 miliardi (+9,7%). Sul fronte delle uscite, le prestazioni istituzionali ammontano a 417 miliardi, registrando un incremento del 4,9%.
Particolarmente rilevante l’aumento della spesa per pensioni previdenziali, salita a 320,5 miliardi (+5,4%) a causa della rivalutazione legata all’impennata inflazionistica dell’anno precedente. Incrementi anche per il sostegno al reddito (da 18,4 a 18,9 miliardi) e per le misure a favore della famiglia, che passano da 23,8 a 26,1 miliardi. Al contrario, calano le spese per il contrasto alla povertà (-1,9 miliardi sul 2023).
Dal Rendiconto emerge inoltre una riduzione dei crediti contributivi, che scendono a 119,1 miliardi grazie alle operazioni di saldo e stralcio previste dai recenti interventi normativi. Il Fondo svalutazione crediti contributivi si attesta a 94,4 miliardi, in calo di 8,2 miliardi.
«Il Rendiconto 2024 evidenzia anche quest’anno un risultato positivo per l’Istituto e offre spunti di riflessione sulle sfide future», ha dichiarato il presidente del CIV, Roberto Ghiselli, sottolineando l’importanza di strategie coerenti per garantire la sostenibilità del sistema previdenziale, anche in un contesto di trasformazioni demografiche e tecnologiche. «Solo sostenendo lo sviluppo di qualità del tessuto produttivo e dell’occupazione sarà possibile rafforzare la stabilità del sistema previdenziale», ha aggiunto.
Sulla stessa linea Pierangelo Albini, Coordinatore della Commissione economica del CIV, che ha ribadito la necessità di una «manutenzione coraggiosa e ragionata» del welfare, capace di assicurare giustizia tra generazioni e coerenza tra fonti di finanziamento e prestazioni. In questa prospettiva, l’INPS si conferma perno essenziale del welfare italiano, pronto a garantire una protezione sociale sostenibile ed equa.