Esteri

Inauguration Day: Trump pronto a fare scattare le sue "vendette"

di Demetrio Rodinò
 

Lo ha sempre detto: "Quanto tornerò alla Casa Bianca farò piazza pulita di tutti i miei avversari". E tutto lascia pensare che Donald Trump onorerà per intero il suo fitto dossier di promesse e vendette sul quale ha basato parte della sua campagna elettorale, con atti concreti che scatteranno già oggi, giorno del giuramento. Lui che, ha detto in campagna elettorale, sarà un "dittatore", ma solo per il "primo giorno". Ma c'è chi gli ha tolto la soddisfazione di licenziarlo, come ha fatto Jack Smith, il procuratore speciale che ha intentato due cause federali contro di lui, che Trump aveva promesso di mandare via "entro due secondi" dal suo ritorno alla Casa Bianca. Smith si è infatti dimesso da procuratore speciale il 10 gennaio, dopo aver presentato il suo rapporto finale sulle indagini sulle accuse di interferenza con le elezioni del 2020 e di detenzione illegale di documenti classificati dopo aver lasciato la Casa Bianca. Un documento in cui ha detto, andando al sodo, che l'elezione ha evitato a Trump una sicura condanna.

Inauguration Day: Trump pronto a fare scattare le sue "vendette"

Uno dei punti cardine della campagna elettorale è stata la lotta all'immigrazione clandestina, argomento sensibile per la quasi maggioranza degli americani

"Il primo giorno (quello del giuramento, ndr), lancerò il più grande programma di deportazione nella storia americana per far uscire i criminali. Salverò ogni città e Paese che è stato invaso e conquistato, e metteremo in prigione questi criminali feroci e sanguinari, poi li cacceremo a calci fuori dal nostro Paese il più velocemente possibile".

A Tom Homan Trump ha sostanzialmente dato carta bianca, garantendogli anche l'aiuto all'esercito statunitense, con la dichiarazione di stato di emergenza nazionale.Trump ha anche promesso di chiudere già da oggi il confine meridionale. Trump si è scagliato contro le politiche sull'immigrazione dell'amministrazione Biden, sostenendo in parte che hanno reso l'America meno sicura, sebbene le statistiche dimostrino che i cittadini nati negli Stati Uniti hanno più del doppio delle probabilità di essere arrestati per crimini violenti rispetto agli immigrati clandestini, secondo uno studio del Dipartimento di Giustizia del 2020 citato nei Proceedings of the National Academy of Sciences.

Si stima che negli Stati Uniti vivano 11 milioni di migranti irregolari senza uno status di immigrazione legale. Rimuoverli potrebbe costare miliardi di dollari all'anno, secondo le stime dell'American Immigration Council.
Trump si è anche impegnato a firmare un ordine esecutivo il primo giorno del suo nuovo mandato per porre fine alla cittadinanza per nascita, sostenendo che almeno uno dei genitori dovrà essere "cittadino o residente legale" affinché i propri figli possano beneficiare della cittadinanza per nascita. Una misura che potrebbe scontrarsi con il 14/mo emendamento della Costituzione, secondo il quale chiunque sia nato nel territorio degli Stati Uniti è un cittadino americano. Ovvero, lo ius soli.

Tra le promesse fatte da Trump c'è anche quella di liberare alcune persone condannate per il loro ruolo nell'attacco del 6 gennaio al Campidoglio degli Stati Uniti, che per lui sono "ingiustamente imprigionate".
"Sono propenso a perdonarne molti. Non posso dirlo per ognuno di loro, perché un paio, probabilmente, sono andati fuori controllo", ha detto sulla sua piattaforma di social media lo scorso marzo quando ha annunciato la promessa.

Secondo il Dipartimento di Giustizia , all'inizio di gennaio, più di 1.580 persone sono state incriminate penalmente presso un tribunale federale in relazione agli eventi del 6 gennaio e oltre 1.000 si sono dichiarate colpevoli 

Altra promessa che il presidente eletto ha fatto e ha ribadito è l'imposizione di una tariffa del 25% su tutti i prodotti che arrivano negli Stati Uniti da Canada e Messico.

"Questa tariffa rimarrà in vigore finché le droghe, in particolare il Fentanyl, e tutti gli immigrati clandestini non fermeranno questa invasione del nostro Paese!" ha scritto sul suo social. "Sia il Messico che il Canada hanno il diritto assoluto e il potere di risolvere facilmente questo problema che cova da tempo. Con la presente chiediamo che usino questo potere e, finché non lo faranno, è tempo che paghino un prezzo molto alto!"
Uno degli obiettivi del presidente eletto è quello di mettere fine alla guerra tra Russia e Ucraina "entro 24 ore" dal suo insediamento, ma su questo argomento le idee di Trump su come risolvere il conflitto non sono ancora molto chiare.

Uno dei bersagli preferiti di Trump, in campagna elettorale, sono state le politiche ambientali dell'amministrazione Biden. In un video dell'anno scorso, Trump aveva dichiarato che, se fosse stato rieletto, avrebbe posto fine alle "atrocità del Green New Deal fin dal primo giorno".

Il Green New Deal non è mai stato firmato come legge, sebbene Trump abbia utilizzato il termine per riferirsi in generale alle politiche climatiche ed energetiche dell'amministrazione Biden, come lo storico Inflation Reduction Act.

Trump ha anche affermato, durante il suo discorso alla Convention nazionale repubblicana, che "porrà fine all'obbligo di veicoli elettrici fin dal primo giorno". Ma un obbligo federale del genere non esiste, sebbene recenti normative dell'Environmental Protection Agency mirino ad accelerare l'adozione di tecnologie per veicoli più puliti.

Trump ha anche promesso di ripristinare il divieto di servizio militare per le persone transgender, emanato durante il suo primo mandato nel 2017 e abrogato dal presidente Joe Biden nel 2021, tra le altre misure che avrebbero un impatto sulle persone trans.

"Con un colpo di penna, dal primo giorno, fermeremo la follia transgender - ha detto Trump - e firmerò ordini esecutivi per porre fine alle mutilazioni sessuali sui minori, per far uscire i transgender dall'esercito e dalle nostre scuole elementari, medie e superiori. E terremo gli uomini fuori dagli sport femminili".

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