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Le candidature della 83esima edizione dei Golden Globe sono state annunciate ieri a Los Angeles, avviando ufficialmente la stagione dei premi. La cerimonia si terrà l’11 gennaio a New York e sarà condotta, come lo scorso anno, da Nikki Glaser.
Golden Globe 2026: annunciate le nomination della 83esima edizione
Il film con il maggior numero di candidature è “Una battaglia dopo l’altra” di Paul Thomas Anderson, che guida la selezione con nove nomination. Il titolo concorre in numerose categorie, tra cui regia, sceneggiatura e interpretazioni di Leonardo DiCaprio, Chase Infiniti, Benicio Del Toro e Teyana Taylor. La produzione era già stata premiata dalla LAFCA. Tra i titoli più nominati figurano poi “Sentimental Value” di Joachim Trier, che raccoglie tra sei e otto candidature a seconda delle categorie, “Frankenstein” di Guillermo del Toro e “Hamnet” di Chloé Zhao.
Sul fronte drammatico si registra la presenza di tre film prodotti da Neon - “Un semplice incidente”, “L’agente segreto” e “Sentimental Value” -, a conferma del peso crescente delle produzioni indipendenti. In un contesto dominato da Netflix e Warner Bros, Neon è tra gli operatori di maggiore rilievo per questa edizione. Il panorama internazionale vede l’assenza dell’Italia: “Familia” di Francesco Costabile non entra nella sezione del miglior film non in lingua inglese, che vede invece la pellicola iraniana “Un semplice incidente”, “No Other Choice” (Corea del Sud), il film brasiliano “L’agente segreto”, il norvegese “Sentimental Value”, “Sirat” (Spagna) e La voce di Hind Rajab (Tunisia/Francia) Nella sezione commedia e musical, le esclusioni di “Wicked - Parte 2” e “Jay Kelly” sorprendono, mentre ottengono spazio “Marty Supreme”, con candidatura per Timothée Chalamet, e nuovamente “Una battaglia dopo l’altra”. Richard Linklater non compare tra i candidati alla regia pur avendo in gara due titoli, “Blue Moon” e “Nouvelle Vague”.
La categoria della miglior regia risulta particolarmente competitiva. I nominati sono Paul Thomas Anderson (“Una battaglia dopo l’altra”), Ryan Coogler (“I peccatori”), Guillermo del Toro (“Frankenstein”), Joachim Trier (“Sentimental Value”), Jafar Panahi (“Un semplice incidente”) e Chloé Zhao (“Hamnet”). Sul fronte televisivo, “The White Lotus” ottiene sei nomination e risulta la serie più segnalata, seguita da “Adolescence” con cinque candidature. Tra le assenze più rilevanti figurano “Mercoledì”, che ottiene una sola candidatura per Jenna Ortega, e “Stranger Things”.
Per la prima volta viene inaugurata la categoria dedicata ai podcast, con candidati tra cui Amy Poehler e Jason Bateman. Torna inoltre il Box Office Award, vinto nelle scorse edizioni da “Barbie” e “Wicked”, e ora conteso da “Avatar: Fuoco e Cenere”, “F1”, “Mission Impossible - The Final Reckoning” e “Zootropolis 2”. L’evento si inserisce in un momento significativo per gli equilibri industriali del settore. “Una battaglia dopo l’altra”, distribuito da Warner Bros, rappresenta il titolo di punta dell'anno della major, recentemente acquisita da Netflix per 82,7 miliardi di dollari.
La piattaforma guida le nomination con 35 candidature complessive. Warner Bros ed HBO seguono con 31. Per le serie televisive, “White Lotus 3” è la più nominata con sei candidature. Seguono “Adolescence” con cinque e, con quattro nomination ciascuna, “Only Murders in the Building” e “Severance”. Infine, il premio Cecil B. De Mille 2026, che sarà conferito a Helen Mirren.