La Federazione francese di sci, dopo le rivelazioni contenute in un articolo di ieri del quotidiano Le Mond in merito a violenze sessuali contro atlete, ha reso noto di avere sospeso con effetto immediato l'allenatore della nazionale Joël Chenal, medaglia d'argento olimpica del 2006.
Francia: l'allenatore della nazionale di sci sospeso per violenza sessuale ai danni di atlete
Nell'articolo, Le Monde ha rivelato che cinque giovani donne hanno fatto nuove accuse contro Chenal, oltre alle sette testimonianze dettagliate nella prima parte dell'indagine, pubblicata il 4 luglio.
Una di loro ha presentato una denuncia lunedì per violenza sessuale. L'ufficio del procuratore di Albertville, una città nelle Alpi francesi, ha confermato l'apertura di una un'indagine.
Ieri, alla luce delle nuove e gravi accuse contro Chenal, il presidente della Federazione, Fabien Saguez, ha deciso di accelerare la procedura disciplinare, citando i "principi etici dell'organizzazione e la sua tolleranza zero per la violenza e il comportamento inappropriato".
Saguez, che è stato a sua volta allenatore della nazionale femminile francese prima di diventare direttore tecnico della federazione nel 2006, guida la FFS dal 2022. Era, quindi, in carica durante il periodo (2013-2017) in cui Chenal allenava anche le sciatrici francesi che gareggiavano in Coppa del Mondo.
Nella prima parte dell'inchiesta di Le Monde, Saguez ha detto: "Ci siamo separati da Joël perché non avevamo più bisogno di lui come allenatore". Nello stesso articolo, la FFS ha aggiunto: "Se fossero stati provati atti riprovevoli, la federazione avrebbe necessariamente preso provvedimenti immediati".
Nella sua dichiarazione di mercoledì, la FFS ha annunciato che intendeva "unirsi al caso come querelante (quindi costituirsi parte civile, ndr) , affermando così il suo impegno a sostenere le vittime, cooperare pienamente con le autorità giudiziarie e stabilire la piena verità su questi atti inaccettabili".
"Nessuna clemenza o silenzio sarà tollerato. La FFS continuerà incessantemente i suoi sforzi per prevenire, segnalare e sanzionare qualsiasi violazione dell'etica e della dignità umana", ha concluso la federazione.
Il Ministero dello Sport francese, da parte sua, ha dichiarato di "prendere atto" della decisione della Federazione e ha rivelato che è stata aperta un'indagine amministrativa a seguito della prima parte dell'inchiesta di Le Monde. Il ministero ha dichiarato che stava "monitorando attentamente i progressi di questa indagine e le eventuali misure che potrebbero essere adottate".