Burning Buzz
Patente? No grazie! L’eroe britannico bocciato 128 volte che ha sfidato logica, Codice e forse anche la pazienza divina
di Redazione

C’è chi nella vita punta a laurearsi, chi sogna la promozione sul lavoro, e chi invece dedica ogni fibra del proprio essere a un obiettivo più nobile: non prendere mai la patente. Nel Regno Unito è stato scoperto l’eroe contemporaneo che, con la determinazione di un monaco zen e la memoria di un comodino, è riuscito nell’impresa di farsi bocciare 128 volte all’esame teorico.
Sì, 128. Non un numero a caso: centoventotto. Quasi come gli episodi delle soap anni ’90, ma con meno colpi di scena e un solo finale possibile: “Spiacente, torni pure a studiare”.
Il nostro campione ha accumulato 3.000 sterline di tentativi, pari a circa 3.400 euro. Una cifra che molti userebbero per fare un viaggio, cambiare smartphone o, perché no, comprare un motorino usato. Lui no, lui ha deciso di investire tutto nel sogno proibito di ogni ispirante automobilista… rimanere eternamente tale.
Non è il solo. Nel variopinto universo dei bocciati, spicca anche chi è stato respinto “solo” 75 volte, come un fuoriclasse del quasi-ce-la-faccio. Ma il vero dato sociologico sta nel tasso di promozione complessivo, nel Regno Unito, infatti, supera l’esame teorico meno della metà dei candidati, esattamente il 44,9%. Insomma, è più facile accedere a Hogwarts.
La prova è composta da 50 domande sul codice stradale, basta rispondere correttamente a 43. Evidentemente, per alcuni, una chimera. Poi c’è la parte video, dove bisogna individuare i pericoli sulla strada, forse il nostro eroe si distrae cercando dov’è il pulsante “salta intro”.
E non finisce qui. Se la teoria è l’Everest, la pratica è direttamente il K2. Qualcuno ha tentato per 37 volte, qualcuno per 43, pagando fino a 3.200 sterline. A quel punto, più che un futuro automobilista, sei un azionista del Ministero dei Trasporti.
E allora celebriamoli, questi guerrieri del volante immaginario. Perché mentre il mondo corre, loro restano fermi. Mentre gli altri guidano, loro… guidano i revisori di cassa a registrare il pagamento successivo.
In fondo, c’è qualcosa di poetico in tutto questo, una sfida epica tra uomo e quiz. E come tutte le grandi saghe, forse non finirà mai.