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Dazi: l'ira di Trump si abbatte sui film prodotti all'estero

Redazione
 
Dazi: l'ira di Trump si abbatte sui film prodotti all'estero

Per evitare che l'industria cinematografica americana prosegua verso una ''morte molto rapida'', il presidente Donald Trump ha annunciato l'imposizione di dazi del 100 per 100 sui film prodotti all'estero.
Per il presidente è urgente intervenire visto che i registi sono attirati dagli incentivi offerti da altri Paesi.

Dazi: l'ira di Trump si abbatte sui film prodotti all'estero

Nell'ennesimo posto su Truth, Donald Trump, ipotizzando una sorta di complotto internazionale, ha scritto che ''si tratta di uno sforzo concertato da parte di altre nazioni e, pertanto, di una minaccia alla sicurezza nazionale. È, oltre a tutto il resto, un messaggio e una propaganda".

Trump ha affermato che avrebbe autorizzato le agenzie governative competenti, come il Dipartimento del Commercio, ad avviare immediatamente il processo di imposizione di una tariffa del 100% su tutti i film prodotti all'estero e poi spediti negli Stati Uniti. Nel suo posto, come al solito ricorrendo a frasi scritte in maiuscolo, il presidente ha detto: ''VOGLIAMO I FILM GIRATI IN AMERICA, DI NUOVO!" e a lui ha fatto eco il Segretario al Commercio Howard Lutnick, che ha affermato ''Ci stiamo lavorando".

Al momento non è chiaro se i dazi si applicherebbero ai film in streaming oltre che a quelli proiettati al cinema, o se sarebbero state calcolate in base ai costi di produzione o agli incassi al botteghino.
A gennaio, Trump ha nominato i veterani di Hollywood Jon Voight, Sylvester Stallone e Mel Gibson per riportare Hollywood "più grande, migliore e più forte che mai".

Da anni la produzione cinematografica e televisiva ha abbandonato Hollywood , dirigendosi verso location con incentivi fiscali che rendono le riprese più economiche. I governi di tutto il mondo hanno aumentato i crediti e gli sconti in denaro per attrarre produzioni e accaparrarsi una quota maggiore dei 248 miliardi di dollari che, secondo Ampere Analysis, saranno spesi a livello globale nel 2025 per produrre contenuti.
Secondo la società di ricerca ProdPro, nel 2023 circa la metà della spesa per progetti cinematografici e televisivi con budget superiori a 40 milioni di dollari è stata destinata all'estero.

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