Esteri

L'analisi - Crescono i timori che i dazi di Trump minaccino le economia di Usa, Canada e Messico

di Demetrio Rodinò
 
L'analisi - Crescono i timori che i dazi di Trump minaccino le economia di Usa, Canada e Messico

Cresce, tra gli economisti, il timore che la ''disordinata'' politica dei dazi scatenata da Donald Trump possa mettere seriamente a rischio le economie non solo di Canada e Messico (colpite da tariffe su molte merci esportate negli Usa), ma anche degli stessi Stati Uniti.

L'analisi - Crescono i timori che i dazi di Trump minaccino le economia di Usa, Canada e Messico

Questa politica, che sembra vivere di improvvise accelerazioni seguite da rallentamenti o addirittura inversioni di rotta, sta aumentando, a detta degli economisti, i rischi di inflazione negli Stati Uniti e di questa possibilità è venuta conferma dalla prudenza che si è imposta la Federal Reserve in merito alla futura adozione di ulteriori tagli dei tassi di interesse. Tutto questo mentre aumentano i rischi di recessione per Messico, Canada e Stati Uniti, come confermano quasi unanimemente gli analisti.

Questa ''confusione'' sta gettando dubbi sulla valutazione di quel che accadrà, nel breve e nel medio periodo, rendendo difficile prevedere la crescita, intuire quale possa essere il percorso della parabola del fenomeno inflattivo, capire quali saranno le politiche che influenzeranno le scelte sul fronte dei tassi.

Di questa incertezza è cartina di tornasole l'andamento del mercato americano, con Wall Street che registra scossoni non legati alla pura speculazione, ma all'andamento discontinuo degli input che arrivano dal tentativo di capire le prossime mosse della Casa Bianca.

Prova ne è che, dopo la fiammata di entusiasmo seguita all'elezione di Donald Trump, l'indice di riferimento S&P 500 ha visto azzerati tutti i suoi guadagni.
Gli economisti fanno il loro mestiere, ma oggi, alla luce dell'intermittenza dei segnali dell'Amministrazione Trump, non si avventurano nemmeno nel classico esercizio di delineare uno scenario e di lavorarci su, ipotizzandone invece diversi e, quindi, ipotizzandone l'evoluzione.

Anche se molti ammettono che, oggi, ragionevolmente, non si può cancellare il rischio di una recessione, che in molti danno per inevitabile. E, al di là di quel che pensa la maggior parte degli economisti, basta solo ricordare quel che, appena giovedì scorso, ha affermato il Fondo monetario internazionale, secondo il quale i dazi statunitensi, se mantenuti, avrebbero avuto un impatto negativo significativo su Messico e Canada.

Anche perché, pur se il nuovo regime tariffario venisse cancellato, l'impatto resterebbe e sarebbe tangibile, andando ad intaccare il giudizio della gente. Gli economisti, poi, con una altissima percentuale, hanno rivisto al rialzo le proprie previsioni di inflazione per il 2025 per l'economia americana.

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