Burning Buzz
La suocera colpisce ancora…matrimonio con rissa
di Redazione

Doveva essere un sabato da ricordare. E lo sarà, ma non per le promesse d’amore eterno. Bensì per una scazzottata con la futura suocera, un tentativo (fallito) di bacio ai carabinieri, e un matrimonio saltato per direttissima. Il tutto condito da una generosa spruzzata di alcol, qualche urlo, e una villa nelle campagne di Alghero diventata, da romantica cornice, a set di un cinepanettone girato a giugno.
Lui, 36 anni, sassarese. Lei, la sposa, ceca. Il dramma (comico) si consuma durante una festa pre-matrimoniale, con tanto di villa affittata e sogni d’amore a bordo piscina. Peccato che un piccolo imprevisto – un bicchiere di prosecco servito con dieci minuti di ritardo – abbia scatenato il primo fronte della guerra familiare. Motivo del contendere? Il bar troppo lento. E da lì, il salto dal brindisi al braccio teso è stato più rapido di quanto uno sposo possa dire “sì”.
Pare che il promesso sposo abbia accusato la suocera di averlo aggredito. Lei, a sua volta, sostiene l’esatto contrario. I testimoni, nel dubbio, si rifugiano dietro i bicchieri vuoti. La tensione sale, volano parole grosse, poi calci e pugni. Gli altri invitati cercano di separare i due contendenti ma senza particolare successo. A quel punto, ecco che fanno il loro ingresso i veri protagonisti della serata: i carabinieri.
All’arrivo delle forze dell’ordine, la scena è degna di un film di Tarantino in versione gallurese. Lo sposo, in evidente stato confusionale (probabilmente più da Cannonau che da emozione nuziale), tenta un approccio affettuoso con i militari. Ma non si limita a stringere mani: secondo i verbali, avrebbe provato a baciarli, e non contento, si sarebbe lanciato verso una pistola di ordinanza. L’ultimo gesto romantico, evidentemente.
Risultato? Manette, notte in caserma, e appuntamento con il giudice la mattina seguente. Il tutto con l’assistenza legale dell’avvocato Marco Palmieri, che probabilmente stava già sfogliando il Codice Penale sotto la confettata.
Il giudice ha convalidato l’arresto e disposto l’obbligo di firma. Ma la vera condanna è arrivata da tutt’altra parte: le nozze sono state cancellate. La futura sposa, in lacrime (ma sobria), ha fatto sapere che non se la sente più di convolare a nozze. Forse per questione di principio, forse perché teme che alla prima discussione sul colore delle tende possa spuntare un elicottero dei carabinieri.
L’amore non è bello se non è litigarello, dicono. Ma forse la rissa con la suocera e l’assalto al carabiniere armato sono un filino oltre la soglia. Il lieto fine, almeno per ora, resta nel congelatore. Magari insieme al buffet che nessuno ha fatto in tempo a servire.
E per il prossimo matrimonio, un consiglio: scegliete un catering puntuale. E lasciate le pistole ai western.