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La nuova fase dei mercati azionari

di Luca Simoncelli, Investment Strategist di Invesco
 
La nuova fase dei mercati azionari

Una settimana quella appena conclusa che sembra delineare il passaggio ad una nuova fase nelle forze in atto sui mercati azionari. La rotazione in atto sul mercato americano è visibile nella sottoperformance del fattore momentum in combinazione, tuttavia, con un ritorno di forza dell’indice Nasdaq. Le posizioni, che per molti trimestri hanno dominato in maniera univoca la tendenza di mercato, stanno lasciando spazio ad una gamma più ampia e differenziata di opportunità. Opportunità sempre legate a tecnologia ed AI, ma non più così concentrate su hyperscaler e magnifici 7; la buona performance delle società a più bassa capitalizzazione di mercato ne è una riprova.

 

Questa rotazione coinvolge ad esempio un passaggio di focus dalla potenza di calcolo alla disponibilità di energia elettrica, o all’utilizzo di AI in applicazioni legate al settore farmaceutico e della salute. La prossima fase dell’AI non riguarda più solo la costruzione di data center; infatti, il lancio di Google Gemini 3 è stato un fattore di sintesi nell’indicare un passaggio dell’industria dei Large Language Models ad una nuova fase di sviluppo e ricerca.

 

Le componenti macroeconomiche a supporto dei mercati azionari, e sempre più anche al di fuori degli Stati Uniti, sono confermate. Le attese di mercato rispetto ad un taglio dei tassi Fed sono aumentate in maniera consistente, una serie di interviste rilasciate da alcuni membri Fed hanno sostenuto una strategia ancora espansiva. Le revisioni degli analisti rispetto alle aspettative di crescita degli utili aziendali hanno intrapreso un trend al rialzo, che porta ad aspettative di crescita negli utili per azione dell’anno prossimo al 13% su S&P 500 e 10% sullo Stoxx600.

 

In settimana il mercato si concentrerà sui dati di attività economica PMI in tutte le principali regioni, in US le componenti legate al mercato del lavoro saranno particolarmente interessanti come lo sarà il numero di nuovi cedolini emessi da ADP. Il tema di un’economia americana che segue dinamiche di crescita a forma di K rimane infatti centrale; la fiducia dei consumatori americani è ancora sotto pressione, ma rimane evidente come l’effetto ricchezza sia di sostegno alle fasce di reddito più elevato.

 

Le prospettive di un cambio di leadership alla Federal Reserve hanno contribuito ad un movimento al ribasso dell’intera curva dei treasury. L’attuale direttore del consiglio economico nazionale, Kevin Hassett, emerge come il candidato favorito per diventare il prossimo Presidente della Federal Reserve, con una decisione ufficiale attesa a breve. La sua eventuale nomina segnerebbe un ulteriore avvicinamento ad unapolitica monetaria che possa prevedere ulteriori tagli ai tassi d’interesse anche con una economia già surriscaldata da un’inflazione sopra il target del 2%.

 

In Europa, gli indici elaborati dalla Commissione Europea rispetto al sentiment economico sono risultati in leggero miglioramento confermando una buona stabilità nella tendenza di crescita, mentre il report sulla stabilita finanziaria pubblicato dalla BCE ha suonato qualche campanello di allarme rispetto a volatilità del contesto e valutazioni elevate. Questa settimana potrebbe essere decisiva nel processo di pace in Ucraina, per cui è lecito aspettarsi un miglioramento nelle condizioni di mercato in aggregato e nello specifico per alcuni settori potenzialmente coinvolti nella ricostruzione dell’economia ucraina.

 

Dopo settimane di anticipazioni, inclusa una fuga di notizie proprio nelle ore precedenti all’intervento della Cancelliera in parlamento, la legge di bilancio in Gran Bretagna è apparsa in linea con le attese: nessun aumento delle principali imposte, consolidamento tramite congelamento delle aliquote, modifiche fiscali su pensioni e immobili e una serie di misure minori per creare circa 22 miliardi di sterile di margine, parzialmente compensato da 12 miliardi di sostegni sociali. Gran parte del consolidamento è rinviata agli ultimi anni di legislatura aumentando l’incertezza, ma la reazione dei mercati è stata tutto sommata positiva con i tassi sui gilt stabili, mentre si consolidano le attese di 2-3 tagli dei tassi nel prossimo anno da parte della Bank Of England.

 

In Asia abbiamo vissuto una piccola crisi diplomatica tra Giappone e Cina, legata ai commenti sull’importanza di difendere l’indipendenza di Taiwan per l’intera regione, da parte del primo ministro Takaichi. Le parole incriminate sembrano più una disattenzione nel rispondere a domande dei giornalisti piuttosto che un vero e proprio confronto strategico. In Cina, intanto, l’indice PMI manifatturiero è risultato in leggero miglioramento riducendo i rischi rispetto ad un rallentamento economico nel breve termine.

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