Nonostante il rallentamento dell’inflazione generale, che a novembre 2025 si attesta all’1,1% su base annua e a -+1,5% per il carrello della spesa, secondo i dati definitivi ISTAT, i prezzi al consumo rimangono alti. Emerge, tuttavia, un divario tra i dati statistici ufficiali e la realtà quotidiana di spesa che i consumatori riscontrano. A ciò si aggiungono gli aumenti sotto l’albero di Natale, evidenziati da Adoc ed Eures che mostrano un rincaro medio dell’8,9% per il cesto natalizio, un aumento 6 volte di più dell’incremento complessivo dei prezzi e oltre 3 volte di più rispetto a quello degli alimentari.
L’incremento più marcato riguarda i prodotti di cioccolateria, con un aumento del +11,3%, il torrone con un rincaro del +10%, il pandoro classico registra un aumento significativo del +7,4%, gli aumenti per amari e superalcolici (+5,4%) e per i panettoni (di marca +4,2%; private label +4,9%).
“Questi numeri sono estremamente preoccupanti e confermano che, nei periodi di alta domanda, prevalgono logiche di mercato volte a un sistematico e ingiustificato aumento dei prezzi,” afferma Anna Rea, Presidente Adoc nazionale. “Mentre i prezzi al consumo complessivi rallentano, il cioccolato subisce un rincaro dell’11,3% e i torroni del 10,0%, un segnale d’allarme fortissimo che non può essere imputato solo alle dinamiche delle materie prime.”
Questa dinamica speculativa comprime i consumi e colpisce i redditi fissi. Chiediamo con forza al Governo di intervenire immediatamente con una Legge di Bilancio coraggiosa, che preveda: lo stop alla speculazione tramite il rafforzamento dei poteri della Commissione di allerta rapida sui prezzi; l’introduzione di norme contro la “Shrinkflation”; la rimodulazione dell’IVA sui beni di largo consumo e lo scorporo delle accise dall’IVA sui carburanti. Lo abbiamo chiesto nel “Manifesto per il contrasto al caro spesa” insieme ad altre 13 Associazioni dei Consumatori e lo ribadiremo nella prossima riunione della Commissione Allerta Prezzi convocata per domani, 17 dicembre.
“Le famiglie hanno il diritto di celebrare le festività senza dover affrontare un salasso ingiustificato. Chiediamo rispetto per i consumatori e, qualora non venissero prese misure adeguate, non escludiamo ulteriori iniziative, compreso lo ‘Sciopero del Carrello’,” conclude la Presidente Rea.