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Il monarca più ricco del mondo, Rama X batte tutti con un patrimonio da 43 miliardi di dollari
di Redazione
Dimenticate i monarchi europei che devono preoccuparsi dei bilanci annuali e tagliare i costi per mantenere a galla vecchi castelli. Seduto sul trono della Thailandia c'è un uomo che ha ridefinito il concetto di "monarca moderno": Maha Vajiralongkorn, per gli amici, Rama X, e per il Forbes, il Re Paperone del pianeta.
Con un patrimonio netto stimato in 43 miliardi di dollari, Rama X non gioca nella lega dei Re Carlo e delle regine scandinave. Lui gioca contro Elon Musk e Bernard Arnault. E vince.
La storia di Vajiralongkorn è un curriculum vitae che farebbe impallidire qualsiasi HR. Nato nel 1952, il nostro eroe ha avuto un'educazione militare impeccabile tra Bangkok e il Regno Unito, scalando i gradi fino a diventare generale. Fin qui, tutto nella norma monarchica.
Poi, la svolta mistica. A un certo punto, ha mollato le stellette per indossare la tunica arancione e dedicarsi alla meditazione. Un periodo da monaco buddhista che suona tanto come una "pausa sabbatica" di lusso prima di tornare al lavoro. Perché, ammettiamolo, quanti general-monaci-re conoscete?
Dopo l'illuminazione (o forse solo dopo una vacanza rilassante), è tornato in servizio, pronto a ereditare un regno e un conto in banca da far girare la testa.
Ma come si arriva a 43 miliardi senza lanciare un'app o creare un social network? La risposta si chiama Crown Property Bureau (CPB). Immaginate un ente che gestisce una fetta così vasta di Thailandia da rendere il Re il più grande landlord del Paese. Migliaia di ettari, decine di migliaia di contratti d'affitto, specialmente nella carissima Bangkok. Non si tratta solo di eredità: si tratta di gestione aziendale super-strategica.
In pratica, Rama X non solo riceve il patrimonio immobiliare storico, ma ci fa pure investimenti strategici in banche e telecomunicazioni. Se la Thailandia va bene, il Re va meglio. Molto, molto meglio. È nell'inventario dei suoi beni che la storia assume i toni di un delirio di onnipotenza. Quando il Re deve muoversi, non chiama Uber o prende un volo low-cost. Neanche per sogno.
Il suo garage è una concessionaria permanente: oltre 300 automobili. E per chi pensa che l'aria sia troppo affollata, c'è una flotta privata: 38 tra jet ed elicotteri. Se poi preferisce l'acqua, lo aspettano 52 yacht di lusso. Non stiamo parlando di barchette, ma di palazzi galleggianti. Ogni bene, si sussurra, è decorato con l'oro in quantità tali da far sembrare Versailles un monolocale ammobiliato.
Certo, un lusso così sfrenato, in un Paese attraversato da profonde disparità economiche, solleva qualche domanda. Mentre il Re si sposta tra i suoi 38 aerei, i dibattiti in Thailandia si concentrano sulla spesa della Corona e sul divario tra l'opulenza del palazzo e le esigenze del popolo.
Maha Vajiralongkorn è l'esempio lampante di come la monarchia, pur essendo un retaggio del passato, possa competere con il capitalismo più spinto. È un generale, un ex monaco, un marito seriale (quattro matrimoni e sette figli) e, soprattutto, l'uomo che detiene il titolo non ufficiale ma innegabile di Monarca più Ricco (e più sfacciatamente accessoriato) del Mondo.