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ING Sustainable Finance Pulse Q3

Finanza sostenibile: il mercato tiene, i data center diventano centrali per la transizione
Nonostante un contesto geopolitico e politico ancora incerto, la finanza sostenibile continua a dimostrare una buona capacità di tenuta. Nei primi tre trimestri del 2025, le emissioni globali hanno superato i 1.200 miliardi di dollari, confermando la solidità del mercato e la resilienza dell’interesse da parte di imprese e investitori. Il terzo trimestre ha mostrato un rallentamento rispetto ai precedenti, ma i volumi restano superiori ai livelli del 2023 e in linea con le aspettative per una chiusura d’anno comparabile al 2024.
Tra gli strumenti più utilizzati spiccano ancora una volta i green bond, affiancati da una crescita significativa dei green loan, sostenuti da grandi operazioni a livello globale. Più debole invece l’andamento di social bond e strumenti sustainability-linked, sebbene le analisi indichino prospettive positive nel medio termine, soprattutto al di fuori degli Stati Uniti. A livello geografico, l’Asia-Pacifico continua a distinguersi come area più dinamica, mentre in Europa il mercato mostra segnali di stabilizzazione dopo un avvio d’anno più cauto.
In questo scenario, ING registra un altro trimestre molto positivo nelle attività di finanza sostenibile. Nei primi nove mesi del 2025, il gruppo ha mobilitato 110 miliardi di euro, con una crescita del 29% su base annua. Il green lending si conferma il principale motore di sviluppo, trainato dagli investimenti in energie rinnovabili, immobili sostenibili e, sempre più, data center ad alta efficienza energetica.
Nel solo mercato italiano, sono state 31 le operazioni di finanza sostenibile chiuse nei primi 9 mesi dell’anno, di cui 24 nuovi green and sustainable loans e 7 nuovi green & SDG Linked Bonds, per un totale di 3,9 miliardi di euro di volumi di finanza sostenibile mobilitati.
Proprio i data center rappresentano uno dei temi centrali di questa edizione del Sustainable Finance Pulse. Con la diffusione dell’intelligenza artificiale e dell’economia digitale, queste infrastrutture sono diventate indispensabili, ma anche energivore. Il settore sta però evolvendo rapidamente: dall’uso crescente di fonti rinnovabili all’adozione di tecnologie di raffreddamento avanzate, fino al riutilizzo del calore di scarto per il riscaldamento di abitazioni e comunità locali. Entro il 2030, il consumo energetico dei data center è destinato a crescere in modo significativo, rendendo l’efficienza una leva competitiva fondamentale.
Il finanziamento gioca un ruolo chiave in questa trasformazione. Nuovi modelli, come le cartolarizzazioni e i finanziamenti green e sustainability-linked, stanno accompagnando lo sviluppo di data center sempre più sostenibili. In questo ambito, ING si posiziona come pioniere a livello globale, con oltre 200 operazioni concluse e un impegno costante nell’integrare obiettivi ambientali e sociali nelle strutture di finanziamento.
Guardando al futuro, la combinazione tra transizione energetica, innovazione tecnologica e finanza sostenibile continuerà a generare opportunità. La sfida sarà trasformare la crescita digitale in un alleato concreto della decarbonizzazione, dimostrando che sostenibilità e sviluppo economico possono procedere nella stessa direzione.