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FED vicina al primo taglio dei tassi da dicembre 2024
di Filippo Diodovich, Senior Market Strategist di IG Italia

Il prossimo appuntamento con il FOMC (Federal Open Market Committee) della Federal Reserve è fissato per martedì 16 e mercoledì 17 settembre. Tutti i riflettori dei mercati sono puntati su questa riunione: mercoledì sera, alle 20:00 ora italiana, arriverà l’atteso annuncio sulle decisioni di politica monetaria, accompagnato dalle nuove proiezioni economiche su inflazione, occupazione e crescita. Grande attenzione anche al dot plot, il grafico che mostra le previsioni dei banchieri centrali sui futuri tassi di interesse. Subito dopo, alle 20:30, sarà la volta della conferenza stampa di Jerome Powell, che spesso rappresenta il vero momento di svolta per i mercati.
Quali sono le aspettative di IG?
Riteniamo molto probabile che la FED possa decidere di tagliare i tassi di interesse di 25 punti base, che porterebbe il costo del denaro nel range 4,00-4,25%. Un taglio più consistente (50 punti base) non è escluso, specie alla luce dei dati più deboli sul mercato del lavoro, ma resta al momento lo scenario meno probabile. La Fed potrebbe inoltre lasciare aperta la porta a ulteriori riduzioni nei prossimi mesi. L’inflazione, sia core che headline, rimane però sopra il target del 2%, un fattore che limita la possibilità per la banca centrale di mostrarsi troppo accomodante.
Forward guidance e proiezioni economiche
Accanto alla decisione sui tassi, la Fed pubblicherà le proiezioni economiche, con le nuove stime su inflazione, crescita e disoccupazione. Potrebbe esservi una probabile revisione al ribasso delle stime di crescita per il 2025-2026, coerente con il raffreddamento osservato nel mercato del lavoro, oltre ad un possibile ritocco al rialzo, o conferma sopra il target, delle previsioni di inflazione.
Il Grafico Dot Plot
Il dot plot raccoglie le previsioni dei singoli membri della Fed sui futuri livelli dei tassi di interesse. Nel precedente grafico dotplot pubblicato a giugno la mediana si trovava nel range 3,75%-4% (ovvero complessivamente due tagli del costo del denaro). Per il 2025, crediamo che la mediana delle attese dei banchieri centrali possa indicare altri due tagli dei tassi nel corso dell’anno oltre a quello scontato di settembre (range 3,50%-3,75%).
La conferenza stampa di Powell
Se il grafico dot plot fornisce una fotografia delle aspettative interne alla Fed, la conferenza stampa di Jerome Powell è il momento in cui i mercati cercano indizi e ulteriori dettagli sul posizionamento della FED. Ogni sfumatura del linguaggio del presidente – più “dovish” (accomodante) o più “hawkish” (prudente) – può spostare le attese sulle prossime mosse. Sarà quindi cruciale capire se Powell enfatizzerà il rischio inflazione o, al contrario, il rallentamento dell’economia come principale motivo di preoccupazione.
Impatti sui mercati finanziari e sul dollaro
Taglio di 25 bps e tono accomodante (dovish):
Scenario molto probabile (60%)
Leggera debolezza del dollaro
Rally di titoli growth/tech e asset rischiosi.
Oro e materie prime favoriti dal costo del denaro più basso.
Taglio di 50 bps o apertura a ribassi più rapidi:
Scenario poco probabile (5%)
Dollaro in forte calo anche contro valute emergenti.
Rotazione marcata verso azioni
Flussi su oro, commodities e mercati emergenti
Taglio di 25 bps ma tono prudente (hawkish):
Scenario possibile (34%)
Dollaro stabile o più forte.
Pressione sui titoli growth.
Rendimenti a breve alti, finanziamenti più costosi per imprese e famiglie.
Nessun taglio dei tassi
Scenario molto improbabile (1%)
Forte rafforzamento del dollaro.
Caduta dei listini azionari.
Shock sui mercati, dato che Powell a Jackson Hole aveva già preparato il terreno a un allentamento.