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Dati leggermente migliori sulla fiducia in Italia a luglio_Commento di ING

di Paolo Pizzoli, Senior Economist di ING
 
Dati leggermente migliori sulla fiducia in Italia a luglio_Commento di ING
Dati leggermente migliori sulla fiducia in Italia a luglio

Il quadro attuale della fiducia in Italia è contrastato, con miglioramenti evidenti tra i consumatori e i produttori e un leggero peggioramento nei servizi e nell'edilizia. Ciò sembra comunque coerente con una crescita positiva del PIL nel terzo trimestre del 2025.

I consumatori più ottimisti a luglio

La fiducia dei consumatori italiani è migliorata a luglio, con la maggior parte delle componenti che hanno registrato aumenti mensili, ad eccezione delle aspettative sugli sviluppi economici futuri. È interessante notare che ciò non ha influito sulle aspettative relative alla disoccupazione futura, che sono rimaste stabili al livello di giugno, confermando i cali registrati in passato. La fiducia costante nella resilienza del mercato del lavoro si riflette nel miglioramento delle aspettative relative ai bilanci delle famiglie e nell'aumento delle intenzioni di acquisto di beni durevoli. Se confermate, queste indicazioni potrebbero preludere a un aumento dei consumi nei mesi estivi. È interessante notare che ciò sembra coerente con il miglioramento della fiducia tra i gli operatori del commercio al dettaglio, trainato da migliori aspettative di vendita.

Segni di miglioramento nel settore manifatturiero confermati a luglio

La fiducia è migliorata anche nel comparto manifatturiero, segnando il quarto aumento mensile consecutivo. Il leggero calo dell’indicatore delle scorte e un timido aumento degli ordini sembra riflettersi in un miglioramento delle aspettative di produzione, e potrebbe indicare l'inizio di un ciclo delle scorte. Ciò sembra più evidente tra i produttori di beni di investimento, che stanno raccogliendo i frutti della spesa dei fondi del piano di ripresa e resilienza. Nonostante la persistente incertezza legata alla saga dei dazi statunitensi, la stabilizzazione del settore manifatturiero si sta ora trasformando in una lenta ripresa, in prospettiva presumibilmente alimentata da una domanda più forte originata dal consistente piano di investimenti tedesco.

Fiducia in calo nel settore delle costruzioni, con segnali contrastanti dai vari comparti

Su un piano meno positivo, la fiducia ha subito una modesta battuta d'arresto nel settore delle costruzioni. Non sorprende che il calo sia stato determinato principalmente dalla flessione del comparto dell'edilizia residenziale, che negli ultimi mesi aveva dato prova di una resilienza sorprendente nonostante la graduale eliminazione del Superbonus. Il comparto delle infrastrutture sta invece tenendo bene, sostenuto dall'attuazione di investimenti finanziati dai fondi di recupero dell'UE.

Fiducia più debole anche nei servizi, con dati volatili in un quadro di graduale deterioramente

I dati sulla fiducia sono risultati deboli tra i fornitori di servizi di mercato, ad eccezione dei servizi turistici. La fiducia nel settore dei servizi è stata piuttosto volatile negli ultimi mesi, con una tendenza al ribasso che suggerisce che il settore non può sostenere indefinitamente da solo l’onere della crescita economica Il turismo stesso sta mostrando alcuni segni di affaticamento, in particolare nella componente interna.

I dati sulla fiducia di luglio sono ancora coerenti con una crescita del PIL bassa ma positiva nel terzo trimestre

Nel complesso, i dati sulla fiducia pubblicati oggi indicano il proseguimento del percorso di crescita modesta dell'economia italiana nel terzo trimestre. I consumi potrebbero in linea di principio svolgere un ruolo più importante, data la resilienza del mercato del lavoro, la crescita salariale soddisfacente e l'inflazione inferiore al 2%. Il fronte degli investimenti continuerà a riflettere una spinta infrastrutturale e un rallentamento nel settore residenziale, con gli sviluppi nel settore dei macchinari strettamente legati all'esito della saga dei dazi.

Se questo dovesse rivelarsi sopportabile, la riduzione dell'incertezza si tradurrebbe probabilmente in una ripresa di questa componente nell'ultima parte del 2025.

Continuiamo a ritenere che l'economia italiana registrerà tassi di crescita solo marginali nel secondo e terzo trimestre e accelererà leggermente nel quarto, ma riconosciamo anche un rischio al rialzo se si raggiungerà presto un accordo commerciale con gli Stati Uniti.
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