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Da Intermonte due bond a tasso fisso cumulativo per ottimizzare il rendimento con il calo dei tassi

Mentre, in Area Euro, i mercati prezzano un nuovo taglio dei tassi da 25 punti base entro la fine dell’anno e, per il 2026, nel caso di un ulteriore rafforzamento dell’euro sul dollaro, non si esclude un abbassamento del tasso sui depositi all’1,5%, negli Stati Uniti gli analisti prevedono già due ribassi da 25 pb entro fine anno e altri 50 pb di tagli entro il prossimo luglio. Con l’obiettivo di offrire agli investitori un rendimento decisamente competitivo in uno scenario di tassi in calo, Intermonte – Investment banking firm specializzata in intermediazione, ricerca, capital markets, M&A e advisory sul mercato italiano – ha ideato due nuovi bond a diciotto anni, il primo in euro, il secondo in dollari, entrambi emessi da Barclays[1] con struttura a tasso fisso cumulativo e callability annua.
Il primo titolo (codice ISIN XS3062135556), quotato sul mercato Euro TLX di Borsa Italiana, è denominato in euro e prevede un tasso fisso annuo lordo del 5,6%, pagato cumulativamente a scadenza, nel luglio 2043, oppure in caso di vendita o rimborso anticipati. A partire da luglio 2026, infatti, l’emittente potrà optare per il rimborso anticipato discrezionale del titolo (cd callability), pagando il 100% del valore nominale oltre agli interessi maturati dalla data di acquisto a quella di rimborso anticipato. In caso di estinzione a scadenza, il valore di rimborso lordo sarà di 2.008 euro per ogni 1.000 euro acquistati.
Anche il secondo titolo in dollari (codice ISIN XS3062135630) è quotato sul mercato Euro TLX di Borsa Italiana, ha una durata di diciotto anni e presenta una struttura “Fixed Rate Callable”, con un tasso fisso dell’8,8% lordo annuo pagato cumulativamente a scadenza, nel luglio 2043, oppure in caso di vendita o rimborso anticipato discrezionale da parte dell’emittente. Anche in questo caso, a scadenza o in caso di richiamo o vendita anticipati, il bond rimborserà il 100% del valore nominale oltre alle cedole maturate. Nell’ipotesi di estinzione a scadenza, il valore di rimborso lordo sarà di 2.584 dollari per ogni 1.000 dollari acquistati.
Struttura e timing di entrambe le obbligazioni sono stati studiati da Intermonte per adattarsi alla view di consenso che vede una curva dei tassi in calo nel breve termine e che dovrebbe rendere più conveniente per l’emittente rimborsare anticipatamente i due bond e finanziarsi a un tasso più basso, riducendo così notevolmente la vita residua dei prodotti, a fronte di un rendimento allettante. Lo scenario è favorevole anche per chi decidesse di vendere i bond prima della scadenza naturale: se i tassi dovessero confermarsi in discesa, infatti, a parità di rischio emittente, il prezzo delle due obbligazioni salirebbe favorendo l’investitore, che potrebbe vendere i titoli a mercato in qualunque momento, incassando il rateo maturato oltre all’eventuale plusvalenza data dalla vendita sopra al prezzo di acquisto. Al contrario, in caso di aumento dei tassi o del rischio emittente, vi sarebbe un deprezzamento dei bond sfavorevole all’investitore, che potrebbe anche più che bilanciare il rateo di interessi, portando a una perdita in conto capitale.
Per entrambe le emissioni, il pagamento degli interessi in un’unica soluzione alla scadenza o alla prima data di esercizio del rimborso anticipato rende impossibile il reinvestimento annuale delle cedole: il tasso interno di rendimento calcolato all’emissione con prezzo pari al 100% del valore nominale, scende così al 3,95% lordo per la prima obbligazione in euro e al 5,42% lordo per la seconda in dollari.
«Se l’euro-dollaro dovesse superare quota 1,2, la Bce potrebbe arrivare a tagliare il tasso sui depositi fino all’1,5% per cercare di mitigare l’effetto negativo sulle esportazioni di una valuta unica troppo forte. Anche Oltreoceano aumentano attese di tagli dei tassi più rapidi e numerosi, dal momento che il mercato prevede che il nuovo regime tariffario introdotto dall’amministrazione statunitense avrà ricadute negative soprattutto sulla crescita, con la Federal Reserve che potrebbe decidere di tagliare i tassi complessivamente di un punto percentuale entro il prossimo luglio, proprio per supportare l’economia americana» ha commentato Antonio Cesarano (nella foto), Chief Global Strategist di Intermonte.
«Intermonte ha progettato caratteristiche e tempistiche di questa doppia emissione in linea con la view di consenso, che vede un calo dei tassi nel breve periodo. In questo contesto, le strutture callable risultano avvantaggiate, poiché cresce la probabilità che vengano richiamate anticipatamente dall’emittente, offrendo così un rendimento interessante su un orizzonte temporale contenuto» ha aggiunto Michele Fanigliulo, Responsabile Soluzioni di Investimento della Divisione Digitale di Intermonte.