Ambiente & Sostenibilità

Barriere coralline: alcune specie resistono al riscaldamento, ma non senza conseguenze

di Redazione
 
Barriere coralline: alcune specie resistono al riscaldamento, ma non senza conseguenze
In un momento in cui le barriere coralline del pianeta mostrano segni di declino senza precedenti, una nuova ricerca pubblicata su ScienceDaily offre uno sguardo più preciso sulla resilienza di alcune specie di corallo di fronte all’aumento delle temperature oceaniche. Secondo lo studio, condotto dall’Ohio State University, specie come la Stylophora pistillata, tipica del Mar Rosso settentrionale, possono sopravvivere a condizioni di riscaldamento estremo, ma non senza subire gravi compromessi nello sviluppo e nella funzione fisiologica. Durante un esperimento durato sei mesi, i ricercatori hanno esposto i coralli a temperature di 27,5 e 30 gradi Celsius, corrispondenti alle proiezioni previste per gli oceani tropicali entro il 2050 e  il 2100. I risultati sono stati sorprendenti: “I coralli immersi a 27,5 gradi sono sopravvissuti, ma erano più piccoli del 30% rispetto ai gruppi di controllo; quelli a 30 gradi hanno mostrato una riduzione addirittura del 70%”, ha spiegato Ann Marie Hulver, autrice principale dello studio sottolineando che “Se queste condizioni persistono in natura, le barriere coralline potrebbero perdere parte della loro diversità e della capacità di sostenere altre forme di vita marina”.

Gli scienziati hanno osservato che l’esposizione prolungata alle alte temperature influisce su crescita, metabolismo e riserve energetiche dei coralli, riducendone l’efficienza complessiva. Tuttavia, vi sono segnali di speranza: quando i coralli sono stati ricondotti a temperature più basse, intorno ai 25 gradi Celsius, hanno mostrato una parziale ripresa, sebbene con una pigmentazione più scura rispetto ai coralli mai esposti al riscaldamento. “La sopravvivenza è fondamentale, ma non basta: quando i coralli sono fisiologicamente compromessi, la loro resilienza ha un limite”, ha aggiunto Andrea Grottoli, coautore dello studio. “Comprendere come il riscaldamento influisce su crescita e alimentazione ci aiuterà a pianificare strategie di conservazione più efficaci, come la creazione di santuari per specie resilienti.” Lo studio, finanziato dalla National Science Foundation e dalla German Research Foundation, sottolinea come le barriere coralline, pur mostrando adattamenti sorprendenti, abbiano ancora un urgente bisogno di protezione globale. Hulver ha concluso: “Sei mesi sono solo una piccola finestra della loro vita. Dobbiamo continuare a monitorare la loro resilienza, comprese le implicazioni su riproduzione e altri processi vitali”. I coautori dello studio includono Shannon Dixon, Agustí Muñoz-Garcia, Éric Béraud, Christine Ferrier-Pagès, Aurélie Moya, Rachel Alderdice e Christian R. Voolstra, contribuendo a una ricerca che traccia un quadro più chiaro di ciò che le barriere coralline potrebbero diventare nei prossimi 50 anni.
 
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