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Audizione Legge di Bilancio 2026: intervento di Federdistribuzione

 
Audizione Legge di Bilancio 2026: intervento di Federdistribuzione
Federdistribuzione è intervenuta oggi nell’audizione sulla Legge di Bilancio 2026, dinanzi alle Commissioni congiunte Bilancio del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati.

“Il 2026 si preannuncia come un anno caratterizzato ancora da un contesto globale segnato da tensioni e da una prevedibile volatilità anche per le tensioni geopolitiche che influenzano i mercati, a partire dalla questione dei dazi doganali”, ha affermato Marco Pagani, Direttore Normativa e Rapporti Istituzionali di Federdistribuzione.

Peraltro, Federdistribuzione ha ricordato come le imprese della Distribuzione Moderna stiano operando da anni con un impegno concreto nel contenimento dei rincari, proponendo ai cittadini offerte e prodotti di qualità a prezzi accessibili. L’impegno del settore si è anche manifestato con l’adesione, per il terzo anno consecutivo, all’iniziativa della Carta “Dedicata a te”, riconoscendo ai possessori di tale carta acquisti un’ulteriore scontistica del 15%, che si aggiunge a tutte le iniziative promozionali in corso. Un impegno economico importante, totalmente a carico delle imprese distributive. 

Nel contesto delineato, Federdistribuzione ritiene importante indirizzare gli sforzi su interventi di carattere strutturale, finalizzati a sostenere famiglie e imprese, incentivando i consumi interni. Per quanto concerne il testo della Legge di Bilancio, si accolgono in maniera positiva alcune delle misure previste, quali: la riduzione dell’aliquota Irpef del 35% al 33%, la revisione del Piano Transizione, la proroga del credito d’imposta per la ZES Unica, le disposizioni a sostegno della genitorialità, la detassazione dei premi di produttività e la proroga della sugar tax e della plastic tax.

Federdistribuzione ha sottolineato in audizione come la fase di approvazione del DDL possa rappresentare un’opportunità per rafforzare il sostegno al reddito delle famiglie, la crescita dell’occupazione e gli investimenti delle imprese. In particolare, ha evidenziato l’esigenza di estendere la riduzione Irpef al 33% fino a 60.000 euro di reddito, di prevedere lo stralcio della misura che limita le compensazioni dei crediti d’imposta, che rischia di penalizzare le imprese più di quanti vantaggi apporti all’Erario, e di rendere strutturale il nuovo iper-ammortamento per l’acquisto di beni strumentali, auspicando una revisione delle tipologie di investimenti agevolabili. È stato inoltre proposto di innalzare dal 50% al 75% il valore di terreni immobili agevolabili tramite ZES e di estendere la detassazione degli incrementi contrattuali anche agli aumenti di retribuzione applicati nel 2026 sulla base di contratti nazionali stipulati nel 2024, nonché di prevedere che la detassazione sulle maggiorazioni per lavoro notturno, festivo e di riposo settimanale possa applicarsi anche al lavoro domenicale.
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