Una disposizione poco nota inserita nel disegno di legge sulla spesa federale firmato dal presidente Trump potrebbe sconvolgere un settore in piena espansione, vietando molti prodotti a base di THC, come caramelle gommose, bevande, antidolorifici topici e sigarette elettroniche, ormai reperibili ovunque, dalle stazioni di servizio ai negozi di prodotti per la salute.
Usa: legge sulla spesa federale vieta molti prodotti a base di THC, settore in rivolta
La canapa, un derivato della pianta di cannabis, è stata legalizzata con il Farm Bill del 2018, consentendo al THC di essere venduto a basse dosi e di diffondersi rapidamente nel mercato dei consumatori tradizionali. Il nuovo divieto inserito nel disegno di legge sulla spesa proibisce i prodotti contenenti più di 0,4 milligrammi di THC per contenitore. Ora, l'industria della canapa afferma che le conseguenze saranno devastanti.
La US Hemp Roundtable avverte che la decisione "minaccia di eliminare l'industria americana della canapa, che vale 28,4 miliardi di dollari, e mette a repentaglio oltre 300.000 posti di lavoro". Il gruppo stima che la mossa eliminerebbe il 95% del mercato, chiuderebbe piccole imprese e aziende agricole in tutto il Paese e costerebbe agli stati 1,5 miliardi di dollari di entrate fiscali. Il senatore Rand Paul ha proposto un emendamento per eliminare il testo dal disegno di legge del Senato, ma il Senato ha votato a stragrande maggioranza per accantonarlo.
Una coltivatrice di canapa, che s'è messa in contatto con il Washington Journal, ha spiegato che la disposizione devasterà la sua attività, dicendo che l'unguento per articolazioni e muscoli che vende, che "non fa sballare nessuno'' essendo un ''prodotto topico", sarebbe vietato dalla legge.
"Ho un anno per chiudere questa attività e nessuno parla delle centinaia di migliaia di persone, agricoltori, trasformatori, negozi al dettaglio. Questo avrà incredibili ripercussioni sull'economia'', ha detto la coltivatrice.
I sostenitori della disposizione contenuta nel disegno di legge sostengono che sia attesa da tempo, perché, dicono, le aziende hanno "sfruttato" questa scappatoia "prelevando quantità legali di THC dalla canapa e trasformandole in sostanze inebrianti".
Questo sentimento è condiviso da decine di procuratori generali, che il mese scorso hanno inviato una lettera al Congresso, avvertendo che il Farm Bill del 2018 è stato "ingiustamente sfruttato da malintenzionati per vendere prodotti a base di THC sintetico per uso ricreativo in tutto il Paese". I procuratori generali sostengono che questa scappatoia ha alimentato la "rapida crescita di un settore sottoregolamentato che minaccia la salute e la sicurezza pubblica e indebolisce l'applicazione della legge a livello nazionale".
Tuttavia, la US Hemp Roundtable afferma che oltre il 90% dei prodotti derivati dalla canapa non inebrianti contiene più di 0,4 milligrammi per confezione. Ciò significa, afferma il gruppo, che anziani, veterani e altri che fanno affidamento su di essi per la gestione del dolore o per il sonno violerebbero improvvisamente la legge federale per ottenerli, "interrompendo le loro cure e costringendoli a cercare alternative potenzialmente dannose".