Economia
Top manager sempre più protagonisti, sui social vince la narrazione personale
Redazione

Il 2025 segna un cambio di passo decisivo nella comunicazione dei top manager italiani. Secondo l’ultimo aggiornamento dell’Osservatorio Social Top Manager di Reputation Manager, che monitora oltre 190 executive attivi nel Paese, la presenza social dei leader si fa più strutturata, più personale e sempre più orientata al racconto diretto di competenze e visioni. Un’evoluzione che riflette una trasformazione profonda, gli executive non si limitano più a rappresentare i brand, ma aspirano a posizionarsi come opinion leader capaci di incidere sul proprio settore.
Top manager sempre più protagonisti, sui social vince la narrazione personale
Il dato più evidente riguarda la produzione di contenuti originali, oggi al 72%, in crescita di due punti percentuali rispetto a gennaio. Parallelamente diminuiscono gli inattivi, scesi dal 16 al 12% nel giro di quattro mesi, mentre gli executive presenti almeno su una piattaforma raggiungono il 76% del totale. LinkedIn resta il canale privilegiato: il 68% dei top manager ha un profilo attivo e tutti i 20 leader più seguiti hanno pubblicato contenuti tra febbraio e maggio 2025. Stephan Winkelmann (Lamborghini) guida la classifica con 443,8 mila follower, seguito da Luca de Meo, oggi in Kering, e da Nerio Alessandri di Technogym. Cristina Scocchia, CEO di Illycaffè, mantiene invece il primato di engagement, con una media di 2,8 mila reazioni per post.
Se LinkedIn cresce, X (Twitter) arretra. La Top 20 del social registra una perdita media dello 0,5% dei follower e tassi di interazione quasi nulli, appena 3 reazioni per post, escluso Aurelio De Laurentiis, unico a distinguersi con 4,9 mila interazioni. Su Instagram, invece, la dinamica è opposta, i top manager aumentano i follower del 7,6% e la regina resta Elisabetta Franchi, con 3,3 milioni di seguaci. A sorprendere è Urbano Cairo, capace, con un solo post nel periodo, di ottenere il più alto tasso di interazione: 10,1 mila reazioni in media.
Il fondatore di Reputation Manager, Andrea Barchiesi (in foto), ha osservato che negli ultimi dodici mesi è cambiato in modo significativo il modo in cui i manager si raccontano. Ha spiegato che la comunicazione non si concentra più solo sulla promozione dei brand, ma si amplia verso una narrazione personale e di settore. Ha sottolineato che i Brand Ambassador, figure che comunicano principalmente risultati e iniziative aziendali, stanno diminuendo, passando dal 19% al 12% in un anno, mentre i Market Ambassador crescono dal 12% al 18%, segno di un impegno più forte nel posizionarsi come voci autorevoli indipendenti.
L’Osservatorio mostra anche come evolva la piramide dei comportamenti social: gli Inactive calano al 12%, mentre aumentano sia gli Interactive, i più costanti nella generazione di interazioni, saliti al 22%, sia gli Sharer, che ampliano la propria attività condividendo contenuti altrui. Gli Editor, la categoria che rappresenta il primo livello evolutivo della comunicazione social, perdono invece un punto e scendono al 19%. Stabili all’1% i Country Ambassador, mentre nessun executive analizzato raggiunge la vetta più alta, quella dei World Leader, figure capaci di influenzare il dibattito pubblico globale.