Economia
Netflix rilancia sull’acquisizione di Warner Bros Discovery, offerte vincolanti e corsa finale tra i giganti dei media
Redazione

La battaglia per il controllo di Warner Bros Discovery entra nella fase decisiva e ridisegna gli equilibri dell’industria audiovisiva americana. Il gruppo, proprietario di HBO, CNN e degli iconici studi Warner Bros, ha ricevuto una seconda tornata di offerte da alcuni dei principali colossi del settore, tra cui una proposta prevalentemente in contanti avanzata da Netflix, che secondo Bloomberg avrebbe avviato la strutturazione di un maxi prestito-ponte da decine di miliardi di dollari per finanziare l’operazione.
Netflix rilancia sull’acquisizione di Warner Bros Discovery
Il numero uno mondiale dello streaming, forte dei suoi oltre 280 milioni di abbonati globali, punta agli asset più preziosi della major hollywoodiana. Un’acquisizione che, se concretizzata, amplificherebbe ulteriormente la capacità produttiva di contenuti originali e consoliderebbe la supremazia creativa di Netflix nell’arena globale.
L’interesse non arriva solo da Los Gatos. Paramount Skydance e Comcast, quest’ultima proprietaria di NBCUniversal, hanno anch’esse presentato le loro offerte migliorative entro il termine fissato da Warner Bros per il 1° dicembre, dopo che una prima bozza di proposte preliminari era giunta già in autunno. Secondo Reuters, i banchieri delle tre società hanno lavorato durante il weekend del Ringraziamento per ricalibrare i rilanci e allinearsi alle aspettative del board. Le offerte sono vincolanti, consentendo al consiglio di amministrazione di approvarne una a stretto giro, pur non essendo ancora definitive.
La complessa trattativa arriva in un momento cruciale per Warner Bros Discovery, che a ottobre aveva ufficializzato la ricerca di opzioni strategiche, accantonando l’ipotesi di uno spin-off in due entità distinte, una dedicata allo streaming e alla produzione, l’altra alle reti via cavo, dopo aver ricevuto numerose manifestazioni d’interesse spontanee. La società, gravata da un elevato indebitamento, era stata inizialmente nel mirino di Paramount, che aveva messo sul tavolo un’offerta cash-sostenuta da quasi 24 dollari per azione, valutando il gruppo 60 miliardi di dollari. Proposta poi respinta.
Il dossier, già osservato speciale da mesi, è destinato ora a essere esaminato con estrema attenzione anche dalle autorità antitrust statunitensi e dei principali mercati internazionali. Una fusione tra Netflix e Warner avrebbe un impatto profondo nell’ecosistema dei media, arrivando dopo l’acquisizione da 8,4 miliardi che ha portato Skydance a incorporare Paramount Global, tra aspre critiche politiche e le preoccupazioni degli azionisti.
Lo studio hollywoodiano, alle prese con la transizione dallo storico business delle reti via cavo a un modello streaming-first, aveva annunciato a giugno un piano per separare le sue attività in due unità operative a partire dal 2026. L’asta in corso potrebbe tuttavia rimescolare le carte molto prima, aprendo la strada a una nuova concentrazione senza precedenti.
Netflix e Warner Bros Discovery hanno finora scelto il silenzio. Una decisione comprensibile, mentre nel dietro le quinte si consumano le ultime mosse di quella che potrebbe diventare la più grande operazione del settore negli ultimi anni. I prossimi giorni potrebbero già consegnare un vincitore e inaugurare una nuova era nell’intrattenimento globale.