Scegliere un regalo prodotto da un’impresa artigiana significa trasformare un semplice acquisto in un gesto consapevole, capace di esprimere valori culturali, sociali ed economici. In occasione delle festività natalizie, quando il dono assume una valenza simbolica, il ruolo dell’artigianato si amplifica, conferendo al gesto una profondità maggiore rispetto a un acquisto standard. Secondo l’Ufficio Studi di Confartigianato, il contributo delle imprese artigiane alla stagione dei regali è rilevante sia sul piano culturale sia su quello economico.
Natale: 26,6 miliardi di euro di spesa intercettati da 298.381 imprese artigiane
L’artigianato si distingue per diverse caratteristiche che lo rendono unico e significativo. Ogni prodotto è il risultato di una lavorazione a regola d’arte, con un’impronta personale dell’artigiano che conferisce unicità e racconta una storia. La personalizzazione, un elemento distintivo, permette all’artigiano di interpretare i desideri del cliente, offrendo consigli, modifiche e accompagnamento nella realizzazione di un pezzo su misura. La qualità dei materiali e delle lavorazioni assicura durata e resistenza, mentre la combinazione tra tradizione e innovazione genera prodotti contemporanei con radici culturali profonde.
L’artigianato, inoltre, contribuisce alla sostenibilità ambientale. La produzione locale e la filiera corta riducono gli sprechi, promuovono la riparabilità e il riuso dei prodotti e consolidano l’approccio “green” dei regali. Ogni acquisto sostiene il talento degli artigiani, favorisce l’apprendistato dei giovani e garantisce la trasmissione dei mestieri sul territorio. L’esperienza non si limita all’oggetto: acquistare da un artigiano significa entrare in contatto diretto con chi produce, instaurare relazioni di fiducia e beneficiare di assistenza e consulenza continuativa.
Sul piano economico, l’artigianato ha un peso rilevante nella spesa natalizia italiana. Nel mese di dicembre, le famiglie italiane destinano complessivamente 26,6 miliardi di euro ad alimentari, bevande e altri prodotti e servizi tipici del Natale. Questa domanda viene intercettata da 298.381 imprese artigiane operanti in 47 settori diversi, che impiegano 837.000 addetti, pari a un terzo (33,6%) del totale degli addetti dell’artigianato italiano.
Nel dettaglio settoriale, le imprese di cosmetica e benessere sono 123.745 (41,5% del totale), quelle alimentari, bevande e ristorazione 64.364 (21,6%), moda, gioielleria e occhialeria 46.139 (15,5%), legno, mobili, vetro, ceramica e arredocasa 46.024 (15,4%), stampa, editoria e fotografia 16.291 (5,5%), giochi e articoli da regalo e sportivi 987 (0,3%) e prodotti high-tech 831 (0,3%). L’artigianato artistico comprende 134.801 imprese, pari al 46,2% del totale in esame. A livello regionale, alcune aree mostrano un’incidenza degli addetti impegnati nei settori legati ai regali natalizi superiore alla media nazionale.
Le Marche registrano il 41,2%, la Toscana il 40,3%, la Campania il 39,2%, l’Umbria il 37,3%, il Veneto il 37,0%, la Puglia il 36,9%, la Sicilia il 36,8%, la Calabria il 34,7% e l’Abruzzo il 33,7%. Analizzando i dati provinciali, le incidenze più elevate si osservano a Prato (58,4%), Fermo (56,3%), Barletta-Andria-Trani (47,8%), Macerata (44,4%), Napoli (44,3%), Firenze (42,6%), Arezzo (42,1%), Belluno (41,3%), Vicenza (41,2%) e Rovigo (40,2%). L’elaborazione completa dei dati è disponibile nell’“Elaborazione Flash” dell’Ufficio Studi Confartigianato dal titolo Un regalo di Natale di valore: l’artigianato fa la differenza. I prodotti, le imprese e i territori, giunta quest’anno alla 15ª edizione, con un focus particolare sull’artigianato alimentare.