Economia

ALIS rilancia la sfida della logistica italiana: sostenibilità, innovazione e visione europea nella relazione del presidente Grimaldi

Redazione
 
ALIS rilancia la sfida della logistica italiana: sostenibilità, innovazione e visione europea nella relazione del presidente Grimaldi

All’Assemblea Generale del 2 dicembre 2025, il presidente di ALIS Guido Grimaldi ha tracciato un bilancio articolato dello stato della logistica italiana e delle prospettive che attendono un settore determinante per la competitività del Paese. Una relazione densa, che valorizza il ruolo strategico dell’intermodalità e denuncia le distorsioni che stanno penalizzando lo shipping europeo nel quadro della transizione ecologica. Un intervento che racconta una comunità imprenditoriale in forte crescita, 2.450 soci, 476mila lavoratori e 150 miliardi di fatturato aggregato, ma anche un sistema chiamato a difendere la propria sostenibilità economica, ambientale e sociale.

ALIS rilancia la sfida della logistica italiana: sostenibilità, innovazione e visione europea nella relazione del presidente Grimaldi

Grimaldi ha rivolto un ringraziamento particolare alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni per il messaggio inviato all’Assemblea, sottolineando la convergenza tra l’azione del Governo e le istanze del mondo dei trasporti. Lo scenario internazionale resta però complesso, tra tensioni geopolitiche, rotte commerciali ridisegnate e rischi di nuove barriere protezionistiche. In questo contesto il settore marittimo vive una fase sensibile, aggravata dall’impatto dell’ETS europeo e dall’imminente tassazione internazionale prevista dall’IMO.

Secondo il presidente di ALIS, le norme europee sulla decarbonizzazione stanno generando gravi distorsioni concorrenziali, in particolare per il trasporto marittimo. L’ETS, applicato solo alle rotte intraeuropee, pesa già 1 miliardo di euro per l’Italia e 13 miliardi per le compagnie europee. Il rinvio dell’ETS 2 per il trasporto stradale, ha aggiunto Grimaldi, rischia di ampliare ulteriormente il divario, favorendo un ritorno dei camion su strada e indebolendo le Autostrade del Mare. Una tendenza che contraddice 30 anni di politiche europee di riequilibrio modale.

Attraverso i dati del proprio Centro Studi, ALIS rivendica i risultati dell’intermodalità: 5,6 milioni di camion sottratti alla strada nel 2025, 135 milioni di tonnellate di merci trasferite su mare e ferro, 5 milioni di tonnellate di CO₂ abbattute e un risparmio di 6,5 miliardi di euro per le famiglie italiane. Un modello virtuoso che, secondo Grimaldi, non può essere compromesso da “tassazioni ideologiche” e che richiede un rafforzamento degli incentivi al Sea Modal Shift e al Ferrobonus fino ad almeno 100 milioni di euro annui.

Accanto alle richieste all’Europa, la relazione guarda anche alle opportunità, in particolare il rafforzamento delle relazioni commerciali con la Turchia, con 4 navi impiegate e oltre 3.000 semirimorchi a settimana, pari al 60% del mercato, sta abbattendo i costi logistici e stimolando investimenti portuali e retroportuali. Sul fronte interno, Grimaldi saluta con favore l’approvazione della Legge Quadro sugli interporti e la Riforma portuale, strumenti che promettono maggiore integrazione, trasparenza e competitività.

La relazione si sofferma anche sull’innovazione. Tra i progetti presentati spicca Digitalis, la nuova piattaforma digitale per la catena logistica italiana, giudicata dal Ministero tra le iniziative più meritevoli per la digitalizzazione del settore. Ma la tecnologia, ricorda il presidente, non basta, resta centrale la questione del capitale umano. Oggi mancano 60mila lavoratori della logistica in Italia e oltre 1 milione in Europa, mentre il Paese registra un tasso di occupazione record al 62,8%. ALIS risponde con percorsi di formazione avanzata grazie alla propria Academy, che in nove anni ha contribuito alla creazione di oltre 10mila posti di lavoro.

Grimaldi dedica poi un passaggio al ruolo sociale e culturale della logistica, un settore che “muove il Paese, connette culture e territori” e che va comunicato meglio alle nuove generazioni. Le adesioni recenti di grandi realtà come ITA Airways, Leonardo, ENAV e Trenitalia confermano la crescente credibilità dell’Associazione e la forza del suo modello trasversale.

In chiusura, il presidente di ALIS ha ribadito la visione di un’Italia che “costruisce, lavora e produce”, richiamando il dovere di difendere lavoratori, aziende e famiglie che ogni giorno tengono vive le rotte dell’economia. Un appello alla responsabilità collettiva, in linea con la missione dell’Associazione: valorizzare il merito, sostenere l’impresa, proteggere la sostenibilità e guidare il Paese in un mondo che cambia.

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