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World Energy Outlook 2025, l’era dell’elettricità e dei nuovi rischi globali

Redazione
 
World Energy Outlook 2025, l’era dell’elettricità e dei nuovi rischi globali
In un mondo sempre più assetato di energia e attraversato da tensioni geopolitiche crescenti, la sicurezza energetica diventa la nuova frontiera della politica e dell’economia globale. È quanto afferma il World Energy Outlook 2025 (WEO), il rapporto dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA) che, come ogni anno, traccia i possibili scenari del futuro energetico mondiale. L’edizione 2025, in un contesto segnato da crisi multiple e da una competizione tecnologica senza precedenti, invita tutti i paesi a diversificare le fonti, rafforzare la cooperazione e investire in infrastrutture resilienti, sono queste le condizioni imprescindibili per affrontare le incertezze dei prossimi decenni.

World Energy Outlook 2025, l’era dell’elettricità e dei nuovi rischi globali

Il direttore esecutivo dell’IEA, Fatih Birol, ha sottolineato come mai, nella storia recente, le tensioni legate alla sicurezza energetica abbiano riguardato simultaneamente un numero così ampio di combustibili e tecnologie. Dall’approvvigionamento di petrolio e gas ai minerali critici necessari per batterie, reti elettriche e chip per l’intelligenza artificiale, ogni anello della catena energetica globale è oggi vulnerabile. Un dato allarmante emerge dal rapporto, un solo Paese domina la raffinazione di 19 dei 20 minerali strategici per la transizione energetica, con una quota media del 70%. Ciò espone il mondo a rischi di concentrazione che richiedono un’azione politica coordinata per riequilibrare i mercati.

L’IEA evidenzia inoltre che l’“Età dell’Elettricità” è ormai arrivata. La domanda globale di elettricità cresce più rapidamente del consumo complessivo di energia e, per la prima volta, la spinta non proviene solo dai Paesi emergenti. I centri dati e lo sviluppo dell’intelligenza artificiale stanno alimentando un’impennata di consumi anche nelle economie avanzate. Nel 2025, gli investimenti nei data center raggiungeranno i 580 miliardi di dollari, superando i 540 miliardi destinati all’approvvigionamento mondiale di petrolio, un simbolo eloquente della trasformazione in corso.

Ma il cuore del nuovo paradigma elettrico è fragile. Negli ultimi dieci anni gli investimenti nella generazione elettrica sono aumentati del 70%, mentre la spesa per le reti è cresciuta a meno della metà. Il rischio è che la velocità della domanda superi quella delle infrastrutture, creando colli di bottiglia e nuove vulnerabilità. È per questo che la IEA invita i governi a potenziare reti, sistemi di accumulo e flessibilità, rendendo i sistemi elettrici più resilienti ai rischi climatici e cyber.

Sul fronte delle fonti, le rinnovabili restano protagoniste. Il solare fotovoltaico continua a guidare la crescita in tutti gli scenari, mentre l’energia nucleare vive una rinascita, con investimenti in grandi impianti e in nuove tecnologie come i reattori modulari compatti. Entro il 2035, la capacità nucleare mondiale crescerà almeno di un terzo.

Nel breve periodo, l’offerta di petrolio e gas appare sufficiente, con i prezzi del greggio stabilizzati tra 60 e 65 dollari al barile e un’ondata di nuovi progetti di gas naturale liquefatto (GNL) in arrivo. Entro il 2030, la capacità globale di esportazione di GNL crescerà del 50%, trainata da Stati Uniti e Qatar. Ma il WEO avverte che la relativa calma dei mercati non deve indurre alla compiacenza, perché le tensioni geopolitiche o un’accelerazione della domanda potrebbero rapidamente destabilizzare gli equilibri.

Due sfide, però, restano drammaticamente aperte, da una parte l’accesso universale all’energia e dall’altra la lotta ai cambiamenti climatici. Oggi 730 milioni di persone vivono ancora senza elettricità, e quasi 2 miliardi cucinano con combustibili dannosi per la salute. Anche gli obiettivi climatici risultano fuori traiettoria, tutti gli scenari indicano un superamento temporaneo della soglia di +1,5°C, pur lasciando aperta la possibilità di rientrare sotto questo limite entro la metà del secolo con politiche e investimenti più incisivi.

Secondo il World Energy Outlook 2025, l’energia è tornata a essere una questione di sicurezza nazionale e di equilibrio geopolitico. Per affrontare l’“età dell’elettricità” e dei dati, i governi devono adottare lo stesso spirito di cooperazione e determinazione che portò alla nascita dell’IEA dopo la crisi petrolifera del 1973. Solo un approccio coordinato, pragmatico e fondato su dati e evidenze potrà garantire un futuro energetico sicuro e sostenibile.
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