Il Segretario di Stato americano Marco Rubio ha annunciato una stretta nei visti concessi agli studenti cinesi, ormai presenti in numero elevato nelle università americane, costituendone una delle più importanti fonti di entrate. La decisione è giunta dopo che Pechino ha criticato la sospensione da parte di Washington dell'elaborazione dei visti per studenti.
Usa: parte la crociata contro gli studenti cinesi e chi critica gli Stati Uniti, niente più visti
Contestualmente, l'Amministrazione intende ''guardare'' a chi, all'estero, muove delle critiche censorie agli Stati Uniti e alle aziende americane. Secondo Rubio, il governo degli Stati Uniti "revocherà attivamente i visti per gli studenti cinesi, compresi quelli con legami con il Partito Comunista Cinese o che studiano in settori sensibili. Esamineremo anche i criteri per rafforzare l'esame di tutte le future domande di visto provenienti da Cina e Hong Kong''.
Secondo un rapporto del Dipartimento di Stato, nell'anno accademico 2023-2024 sono stati iscritti alle università americane oltre 277.000 studenti cinesi, superati per la prima volta da anni solo dagli studenti indiani.
Da quando è tornato alla Casa Bianca a gennaio, il presidente Donald Trump ha lanciato un'ampia campagna contro le università, accusandole di propagare un'ideologia "woke" , criticandole in particolare per le loro politiche a favore della diversità e per aver permesso la proliferazione di manifestazioni contro la guerra a Gaza, che associa all'antisemitismo.
Durante il suo primo mandato (2017-2021), il miliardario repubblicano aveva preso di mira principalmente studenti cinesi in settori considerati sensibili, sospettati di legami con l'intelligence cinese.
L'annuncio di Marco Rubio arriva dopo che la Cina ha invitato gli Stati Uniti a "garantire concretamente i diritti e gli interessi legittimi degli studenti internazionali, compresi quelli cinesi" .
L'amministrazione di Donald Trump ha ordinato martedì la sospensione del rilascio dei visti per gli studenti stranieri, i cui social network intende esaminare attentamente, nel frattempo rafforzando la sua offensiva rivolta in particolare ad Harvard.
In un documento interno, il Dipartimento di Stato americano chiede ora alle ambasciate e ai consolati statunitensi di non autorizzare "appuntamenti per nuovi visti per studenti o programmi di scambio ", in attesa della pubblicazione di "linee guida per un'analisi approfondita dei social media per tutte queste richieste".
Da gennaio, a centinaia di studenti stranieri è stato revocato il visto, mentre studenti legalmente residenti negli Stati Uniti che hanno partecipato alle proteste pro-palestinesi sono stati arrestati e minacciati di deportazione.
L'attacco di Donald Trump ai visti non si limita solo agli studenti: mercoledì l'amministrazione statunitense ha annunciato che negherà i visti ai funzionari stranieri che "censurano" gli americani sui social media.
Rubio, criticato da alcuni per avere revocato i visti a persone che avevano criticato Israele, ha affermato che all'estero si sono verificati "atti palesi di censura" contro le aziende americane. Mercoledì, per rappresaglia, ha annunciato "una nuova politica di restrizione sui visti che si applicherà ai funzionari stranieri e alle persone complici della censura americana ", senza fare nomi.
Tuttavia, la scorsa settimana, il capo della diplomazia americana aveva preso di mira il giudice Alexandre de Moraes della Corte Suprema brasiliana, che si era opposto a Elon Musk bloccando temporaneamente il suo social network X in Brasile nel 2024.