Economia

Usa: i default dei titolari di carte di credito (46 miliardi di dollari) al livello più alto da 14 anni

Redazione
 
Usa: i default dei titolari di carte di credito (46 miliardi di dollari) al livello più alto da 14 anni

L'impossibilità dei titolari di carte di credito di fare fronte ai propri debiti negli Stati Uniti è un fenomeno sta sta raggiungendo picchi di vero e proprio allarme, se è vero che ha raggiunto il livello più alto da 14 anni a questa parte. Il Financial Times riferisce, citando dati analizzati da BankRegData, che i default delle carte di credito sono balzati a un ammontare record di 46 miliardi di dollari da gennaio a settembre 2024.

Usa: i default dei titolari di carte di credito al livello più alto da 14 anni

Tanto che a causa degli elevati livelli di debito delle carte di credito e dell'elevata inflazione, molti consumatori si sono ritrovati nell'impossibilità di coprire le rate mensili, il che ha portato alcuni a diventare inadempienti.
Tecnicamente va in default il debitore che salta i pagamenti della carta di credito per oltre 180 giorni, circa sei mesi. In casi come questo le banche generalmente lo prendono come un segnale che il debitore non pagherà più il debito.

Non ripagare i debiti sulla carta di credito può avere gravi conseguenze, tra cui un impatto negativo sui rapporti di credito, con conseguenti effetti a lungo termine sulla capacità di ottenere prestiti.
Insomma si rischia seriamente di finire in quella categoria di cattivi pagatori che osta alla concessione di ottenere ulteriore crediti.

Quando un debitore non effettua un pagamento per circa sei mesi, la banca considera la carta di credito inadempiente, il che significa che chiuderà il conto e indirizzerà l'utente a un'agenzia di recupero crediti, con tutte le conseguenze. Perché, quando un'agenzia di recupero crediti si assume il debito, contatterà il debitore tramite telefono, e-mail e posta per chiedere di pagare. In caso contrario, il rischio è quella di un'azione legale.

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