Esteri

Usa: brusco calo a marzo delle offerte di lavoro

Redazione
 
Usa: brusco calo a marzo delle offerte di lavoro

Le offerte di lavoro negli Stati Uniti sono diminuite a marzo, poiché, secondo gli analisti, le guerre commerciali del presidente Donald Trump hanno offuscato le prospettive economiche. I datori di lavoro statunitensi hanno pubblicato 7,2 milioni di posti vacanti a marzo, in calo rispetto ai 7,5 milioni di febbraio e agli 8,1 milioni di marzo 2024, secondo quanto riportato martedì dal Dipartimento del Lavoro. Si tratta del numero più basso di posti vacanti da settembre e inferiore ai 7,5 milioni previsti dagli economisti.

Usa: brusco calo a marzo delle offerte di lavoro

Ma il riepilogo del dipartimento sulle offerte di lavoro e sul turnover del personale ha anche mostrato che il numero di americani che hanno lasciato il lavoro – un segno di fiducia nell'economia – è aumentato moderatamente. E i licenziamenti sono scesi al livello più basso da giugno.

Le aperture di nuove attività rimangono elevate rispetto agli standard storici, ma sono diminuite costantemente dopo aver raggiunto il picco di 12,1 milioni a marzo 2022, quando l'economia si stava ancora riprendendo dal COVID-19.

Il mercato del lavoro americano si è dimostrato straordinariamente resiliente. Aziende, organizzazioni non profit ed enti governativi hanno continuato ad assumere nonostante gli elevati tassi di interesse, deliberati dalla Federal Reserve per contrastare la ripresa dell'inflazione.

Le prospettive economiche sono incerte, soprattutto a causa delle politiche di Trump: enormi tasse sulle importazioni, epurazioni dei dipendenti federali e deportazione degli immigrati che lavorano illegalmente negli Stati Uniti.

Tuttavia, i tagli ai posti di lavoro federali da parte del Dipartimento per l'efficienza governativa del miliardario Elon Musk non hanno avuto un grande impatto sui numeri di marzo; i licenziamenti federali sono addirittura scesi a 8.000 dai 19.000 di febbraio, che erano stati il numero più alto da novembre 2020.

Le assunzioni rimangono stabili e i licenziamenti sono leggermente diminuiti, a dimostrazione del fatto che, nel complesso, i datori di lavoro si stanno aggrappando ai dipendenti che hanno. Ma questa è probabilmente la calma prima della tempesta, poiché sono previsti licenziamenti presso appaltatori e produttori pubblici, e in altri settori colpiti da licenziamenti e dazi governativi.

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