Gli attacchi americani non hanno distrutto i ''pezzi fondamentali'' dei siti nucleari iraniani: ad affermarlo non sono i tradizionali avversari di Trump, ma un rapporto della Defense Intelligence Agency, secondo la cui valutazione gli attacchi missilistici statunitensi non hanno distrutto completamente i principali siti dove Teheran stava portando avanti i suoi programmi nucleari militari.
Usa vs Iran, rapporto dell'intelligence smentisce Trump: i siti iraniani non sono stati distrutti
''Pensavamo che i danni sarebbero stati molto più gravi di quanto rilevato da questa valutazione- ha detto a NBC News una fonte interna all'agenzia - . Questa valutazione ha già rilevato che questi pezzi fondamentali sono ancora intatti. Questo è un brutto segno per l’intero programma.”
La valutazione ha inoltre rilevato che gli attacchi statunitensi hanno ritardato il programma nucleare iraniano di circa tre-sei mesi. Tuttavia, le scorte di uranio arricchito dell’Iran non sono state distrutte e le centrifughe di Teheran rimangono sostanzialmente intatte.
A dare notizia dell'esistenza del rapporto e dei suoi contenuti è stata la CNN.
La valutazione si basa sull’analisi del Comando Centrale degli Stati Uniti sui danni causati dai bombardamenti di tre impianti nucleari iraniani nel fine settimana. Tale analisi è ancora in corso.
Secondo quanto riportato dal New York Times , il rapporto preliminare e classificato ha rilevato che gli attacchi non hanno causato il crollo degli edifici sotterranei dei siti nucleari iraniani, che era l'unico modo, a detta degli esperti, per bloccare gli impianti.
Le conclusioni dell’intelligence sembrano contraddire sia Trump sia il Segretario alla Difesa Pete Hegseth, i quali hanno affermato che gli attacchi hanno ''distrutto'' completamente i siti nucleari iraniani.
Il Pentagono ha condiviso una dichiarazione di Hegseth secondo cui "in base a tutto ciò che abbiamo visto - e io ho visto tutto - la nostra campagna di bombardamenti ha annientato la capacità dell’Iran di creare armi nucleari".
''Le nostre bombe di grandi dimensioni hanno colpito esattamente il punto giusto di ogni obiettivo, e hanno funzionato alla perfezione - ha dichiarato Hegseth. L’impatto di quelle bombe è sepolto sotto una montagna di macerie in Iran; quindi chiunque affermi che le bombe non sono state devastanti sta solo cercando di screditare il Presidente e il successo della missione''.
Non si è poi fatta attendere la reazione di Trump che, su Truth Social, ha scritto che ''i siti che abbiamo colpito in Iran sono stati completamente distrutti e tutti lo sanno''.
A rincarare la dose è arrivata la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, secondo cui "la presunta valutazione è del tutto errata ed è stata classificata come 'top secret', ma è stata comunque fatta trapelare alla CNN da un anonimo perdente di basso rango nella comunità dell’intelligence".
"La fuga di notizie di questa presunta valutazione è un chiaro tentativo di sminuire il presidente Trump e screditare i coraggiosi piloti da caccia che hanno condotto una missione eseguita in modo perfetto per annientare il programma nucleare iraniano'', ha affermato Leavitt, aggiungendo: ''Tutti sanno cosa succede quando sganci quattordici bombe da 30.000 libbre in modo perfetto sul bersaglio: la distruzione totale".