Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha vietato alcune transazioni con istituti finanziari messicani come CIBanco, Intercam Banco e Vector Casa de Bolsa, nell'ambito delle nuove sanzioni relative al fentanyl.
Quelle intraprese dalla Financial Crimes Enforcement Network (FinCEN), gestita dal Tesoro, per dichiarare i tre istituti "principali preoccupazioni in materia di riciclaggio di denaro" rappresentano le prime azioni ai sensi del Fentanyl Sanctions Act e del FEND Off Fentanyl Act, ha affermato il Tesoro in una nota.
Usa: il Dipartimento del Tesoro accusa tre banche messicane sospettate di riciclare narcodollari
La mossa, sebbene rivolta a istituti relativamente piccoli, potrebbe avere un impatto significativo sul sistema finanziario messicano, data l'interconnessione tra le banche e gli stretti rapporti commerciali con gli Stati Uniti.
Sebbene le sanzioni contro individui e aziende per legami con gruppi criminali organizzati messicani siano piuttosto frequenti, le misure contro gli istituti finanziari sono molto meno comuni.
La decisione si inserisce in un momento in cui i rapporti commerciali tra Stati Uniti e Messico sono resi tesi dalle politiche tariffarie decise dall'Ammistrazione Trump, che ha imposto dazi elevati su molte merci messicane, nell'ambito di una più vasta strategia per fermare l'arrivo di enormi quantitativi di fentanyl.
Il Ministero delle Finanze messicano ha dichiarato in una nota di essere stato informato dell'indagine FinCEN e di aver chiesto al Tesoro prove di attività illecite collegate a CIBanco, Intercam e Vector, ma di non aver ricevuto "informazioni conclusive".
Le sanzioni FinCEN non bloccano la proprietà né interrompono tutte le attività globali basate sul dollaro delle aziende messicane, come farebbero altre sanzioni del Tesoro, ma vietano le transazioni statunitensi con le loro sedi in Messico. Secondo il dipartimento del Tesoro, le banche commerciali CIBanco e Intercam hanno rispettivamente attività pari a oltre 7 e 4 miliardi di dollari, il che le rende relativamente piccole secondo gli standard bancari globali.
Ma l'azione contro Vector, una società di intermediazione che gestisce circa 11 miliardi di dollari di asset ed è uno dei primi 10 broker di titoli in Messico.
Il Tesoro ha affermato che tutte e tre le istituzioni "hanno svolto collettivamente un ruolo duraturo e fondamentale nel riciclaggio di milioni di dollari per conto dei cartelli con sede in Messico e nell'agevolazione dei pagamenti per l'approvvigionamento di precursori chimici necessari per produrre il fentanyl".