Usa: ai clandestini espulsi potrebbe andare peggio, il Ruanda si propone come destinazione

Per gli immigrati clandestini negli Stati Uniti espulsi e rimandati a casa ci potrebbe essere un'altra destinazione: almeno a sentire il ministro degli Esteri del Ruanda, secondo il quale sono in corso colloqui con Washington dicendosi lo Stato africano disponibile ad accettare i migranti deportati. Il ministro Olivier Nduhungireh afferma che il Ruanda crede nel dare ai migranti "un'altra possibilità".

Usa: ai clandestini espulsi potrebbe andare peggio, il Ruanda si propone come destinazione

I suoi commenti arrivano dopo che il Segretario di Stato americano Marco Rubio il mese scorso aveva dichiarato che Washington stava "attivamente cercando" Paesi disposti ad accogliere "alcuni degli esseri umani più spregevoli". Nduhungireh ha affermato che i colloqui "non sono una novità per noi", poiché il Ruanda aveva già accettato di accogliere i migranti deportati dal Regno Unito.

Tuttavia, il Regno Unito ha abbandonato il programma, che ha dovuto affrontare numerose modifiche legislative, dopo l'insediamento del governo laburista di Keir Starmer nel luglio scorso. Parlando domenica alla televisione ruandese, Nduhungireh ha affermato che il governo era nello "spirito" di dare "un'altra possibilità ai migranti che hanno problemi in giro per il mondo".

Nduhungireh ha aggiunto che i colloqui con gli Stati Uniti stanno continuando e che è troppo presto per prevederne l'esito. Da quando è entrato in carica a gennaio, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump si è concentrato sull'accelerazione dell'espulsione dei migranti irregolari, con la promessa di "deportazioni di massa".

A febbraio, El Salvador si è offerto di accogliere i criminali deportati dagli Stati Uniti, compresi quelli con cittadinanza statunitense, e di rinchiuderli nella sua mega-prigione.
Il presidente salvadoregno Nayib Bukele ha affermato che il suo governo lo avrebbe fatto "in cambio di un compenso".