Economia

Unicredit va all'attacco sul golden power per Ops Banco Bpm, prescrizioni potrebbero danneggiare libera scelta

Redazione
 
Unicredit va all'attacco sul golden power per Ops Banco Bpm, prescrizioni potrebbero danneggiare libera scelta

Unicredit sceglie di giocare all'attacco verso le prescrizioni imposte dal Governo nel decreto sul Golden power per l'Ops su Banco Bpm, mostrando tutta l'irritazione per l'intervento dell'esecutivo a gamba tesa dell'esecutivo sull'operazione. L'istituto guidato da Andrea Orcel annuncia di aver chiesto all'Autorità di riconsiderare la sua decisione aggiungendo di non poter prendere alcuna decisione sulla strada da intraprendere prima di una risposta.

Unicredit va all'attacco sul golden power per Ops Banco Bpm

I vincoli contenuti nel decreto riguardano le modalità di gestione delle future attività creditizie e della liquidità dell'entità combinata, il diritto di cedere partecipazioni e di gestire in modo appropriato gli asset in gestione di Anima e le attività di UniCredit in Russia.

"UniCredit - risponde la banca - ha la chiara intenzione di mantenere o incrementare l'esposizione dell'entità combinata alle PMI e di supportarle ulteriormente con le proprie fabbriche prodotto di eccellenza. Inoltre, UniCredit continuerà a gestire gli asset in gestione dei suoi clienti nel loro migliore interesse e si impegna a continuare a ridurre la propria presenza in Russia, già diminuita del 90% circa negli ultimi tre anni, in linea con la decisione della Bce".

"L'uso dei poteri speciali in un'operazione domestica tra due banche italiane
- attacca poi l'istituto - non è comune e non è chiaro perché sia stato invocato in relazione a questa specifica operazione, ma non per le altre operazioni simili attualmente in corso sul mercato italiano. Inoltre, le prescrizioni si prestano a diverse interpretazioni e appaiono non completamente allineate con la legislazione italiana e comunitaria, oltre che con le decisioni delle autorità regolamentari. Le prescrizioni imposte a Unicredit, potrebbero danneggiare la sua piena libertà e capacità di adottare decisioni conformi ai principi di sana e prudente gestione in futuro, e persino portare a risultati non voluti (ad esempio l'imposizione di sanzioni a UniCredit a causa della presunta mancata osservanza di una qualsiasi delle prescrizioni)".

A Piazza Affari, le azioni Unicredit si mostrano poco mosse, cedendo lo 0,12%, mentre quelle del Banco Bpm lasciano sul terreno il 2,59%.

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