Nel quarto trimestre del 2024, secondo l'Istat, il prodotto interno lordo è rimasto stazionario rispetto a quello precedente, crescendo dello 0,5% in termini tendenziali.
Il calcolo è stato corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato.
Nell'ultimo trimestre del 2024 il Pil à rimasto stagnante
Il quarto trimestre del 2024 ha avuto due giornate lavorative in meno rispetto al trimestre precedente e due giornate lavorative in più rispetto al quarto trimestre del 2023.
La variazione congiunturale, spiega l'istituto di statistica, ''è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto nel comparto dell’agricoltura, silvicoltura e pesca, di un aumento in quello dell’industria e di una diminuzione in quello dei servizi.
Dal lato della domanda, vi è un contributo negativo della componente nazionale (al lordo delle scorte) e un apporto positivo della componente estera netta''.
Nel 2024 il Pil, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dello 0,5% rispetto al 2023 (nel 2024 vi sono state quattro giornate lavorative in più del 2023). Si sottolinea che i risultati dei conti nazionali annuali per il 2024 saranno diffusi il prossimo 3 marzo, mentre quelli trimestrali coerenti con i nuovi dati annuali verranno presentati il 5 marzo.
La variazione acquisita per il 2025, sulla base delle stime oggi diffuse, risulta nulla.
Nel suo commento, l'Istat sottolinea come ''la stima preliminare del quarto trimestre 2024 riflette una flessione sia del comparto primario sia dei servizi, mentre il settore industriale ha registrato, nel complesso dei tre mesi, una ripresa. Dal lato della domanda, la componente nazionale misurata al lordo delle scorte è in diminuzione, mentre si stima un aumento della componente estera netta. A fine 2024, la variazione acquisita per il 2025 è nulla''.