Sono bastate poche settimane e Donald Trump ha trasformato lo Studio Ovale dall'austero ufficio dove vengono prese decisioni essenziali per il pianeta in una fiera del kitsch, dove tutto deve essere d'oro o di questo colore, confermando quella che per il presidente americano, più che una preferenza, sembra essere una vera e propria mania.
''The Donald'' trasforma lo Studio Ovale nel tempo del kitsch
Ormai, nello Studio Ovale, è tutto un luccichio dorato, tra statuette, cornici, soprammobili e quant'altro possa essere simbolo del metallo pregiato.
Nessun angolo sembra essere stato risparmiato. E ce n'è per tutti i gusti (a patto che siano in linea con quello di Trump): statuette, soprammobili (come quelli, di tutte le forme, che sovrastano il caminetto), medaglioni, aquile (il simbolo dell'America), specchi in stile rococò sulle porte, quadri (dei predecessori alla Casa Bianca) sfavillanti, minuscoli cherubini dorati spediti da Mar-a-Lago. Perfino il telecomando della televisione in fondo al corridoio è avvolto in oro.
Per tacere di un fermacarte, a forma di lingotto, su quale è scritto un nome.
Capito quale? Ma certo: Trump.
Sembra comunque che sia stata accantonata l'idea di mettere, a sovrastare il centro dello Studio, un grande lampadario, tutto cristalli e oro.
E intanto si avvicina il momento in cui Trump darà il via per rinnovare il Rose Garden, stendendo un pavimento sull'era l'erba e trasformandolo in un'area salotto in stile patio, molto simile a quella in cui tiene corte a Mar-a-Lago. Nell'ala Sud della Casa Bianca il presidente spera di costruire una nuova sala da ballo per ospitare cene di Stato, simile a quella del resort in Florida.
Ogni aggiunta allo Studio Ovale, non importa quanto grande o piccola, avviene sotto la sua direzione, affermano i suoi assistenti, mentre lui cerca di ristrutturare lo spazio come meglio crede.
Lo Studio Ovale è il centro di potere predominante di qualsiasi amministrazione, ma da quando Trump è tornato due mesi fa, la stanza è diventata una delle più visibili alla Casa Bianca.
La usa per tenere discorsi con i leader stranieri in visita, inclusa la sessione notevolmente ostile con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, come sede per il giuramento dei segretari di gabinetto e come sfondo per le sue sessioni di domande e risposte quasi quotidiane con i giornalisti. Una esibizione di opulenza che è perfettamente in linea con il personaggio Trump. Ma ora, davanti allo sfarzo che caratterizzerà la White House, che è la casa di tutti gli americani, non solo del presidente, occorrerà aspettare le reazioni delle decine di migliaia di dipendenti statali licenziati in ossequio al risparmio.