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World Media Headlines - Incontro Russia-Usa, Trump: “Ci vogliono due persone per ballare il tango”

Barbara Leone
 
World Media Headlines - Incontro Russia-Usa, Trump: “Ci vogliono due persone per ballare il tango”

Il percorso futuro per i colloqui di pace in Ucraina resta incerto. Lo ha dichiarato il presidente americano Donald Trump, come riportato dal Guardian e da tutti i principali media internazionali, dopo quello che ha definito un incontro "ragionevolmente buono" tra il leader russo Vladimir Putin e gli inviati statunitensi al Cremlino, colloqui che tuttavia non hanno prodotto alcuna svolta decisiva.

World Media Headlines - Incontro Russia-Usa, Trump: “Ci vogliono due persone per ballare il tango”

L'incontro di martedì, durato quasi cinque ore, ha visto protagonisti l'inviato speciale Steve Witkoff e il genero di Trump, Jared Kushner, che si sono confrontati con Putin in una sessione di negoziati da cui, secondo quanto riferito dal Cremlino, non è emerso "alcun compromesso" sulla fine della guerra. Trump, parlando ieri ai giornalisti nello Studio Ovale, ha affermato che Putin sarebbe intenzionato a raggiungere un accordo, ma ha precisato di non poter prevedere l'esito finale degli incontri perché "ci vogliono due persone per ballare il tango".

Il presidente ha aggiunto che gli Stati Uniti avevano preparato "qualcosa di abbastanza ben elaborato" con l'Ucraina. Da parte sua, ieri il Cremlino ha fatto sapere che Putin ha accolto alcune proposte americane volte a porre fine al conflitto ed è disponibile a proseguire il lavoro per trovare un compromesso, pur ribadendo che al momento non si è giunti a punti di convergenza. Entrambe le parti hanno concordato di mantenere riservati i contenuti della discussione, ma resta almeno un ostacolo significativo alla risoluzione: il destino delle quattro regioni ucraine parzialmente occupate dalla Russia.

Un funzionario russo ha dichiarato ai giornalisti che sulla questione territoriale non è stato ancora trovato un compromesso, elemento che il Cremlino considera essenziale per qualsiasi soluzione alla crisi. Intanto, riferisce la BBC, la Casa Bianca ha annunciato l'incontro di oggi a Miami tra Witkoff e il capo del Consiglio per la sicurezza nazionale dell'Ucraina, Rustem Umerov, per proseguire i colloqui. Trump ha ribadito alla BBC che i negoziati sono stati "abbastanza buoni", ma ha aggiunto che è troppo presto per dire cosa accadrà perché "per ballare il tango ci vogliono due persone".

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha categoricamente escluso la cessione dei territori conquistati dalla Russia e ieri ha dichiarato che il suo team si sta preparando per gli incontri negli Stati Uniti, sottolineando che il dialogo con i rappresentanti di Trump continuerà. "Solo tenendo conto degli interessi dell'Ucraina è possibile una pace dignitosa", ha affermato il leader ucraino. Il ministro degli Esteri ucraino Andrii Sybiha ha assunto una posizione ancora più netta, esortando Putin a "smettere di far perdere tempo al mondo" e chiedendo alla Russia di "porre fine allo spargimento di sangue", come riportato dalla BBC. Sul fronte orientale intanto, riferisce Les Echos, l’Ucraina sta perdendo terreno rispetto alle forze russe e si trova contemporaneamente ad affrontare quello che viene descritto come il più grande scandalo di corruzione dall'inizio della guerra. Il capo dello staff di Zelensky, che aveva guidato la delegazione ucraina ai colloqui di pace, si è dimesso venerdì dopo che gli investigatori anticorruzione hanno perquisito la sua abitazione. L'avanzata russa nell'Ucraina orientale ha accelerato e Putin ha dichiarato che Mosca è pronta a combattere per impadronirsi del resto del territorio rivendicato se Kiev non lo cederà.

Nonostante le difficoltà, il segretario generale della NATO Mark Rutte, sottolinea AP News, ha affermato che i partner ucraini continueranno a fornire aiuti militari per mantenere la pressione su Mosca. Sempre secondo AP News, ieri la Commissione europea ha annunciato l'intenzione di portare avanti il controverso piano di finanziamento dell'Ucraina attraverso un prestito basato sui beni russi congelati. In risposta alle preoccupazioni sollevate dal Belgio, che detiene la maggior parte di questi beni, l'esecutivo dell'Unione Europea ha proposto anche l'opzione di un prestito comunitario basato su un prestito comune. I leader dell'Unione saranno chiamati a decidere sulle varie opzioni entro la fine del mese, mentre l'Ucraina affronta una crisi di finanziamenti imminente. Ancora AP News riferisce che ieri l'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha chiesto il ritorno immediato e incondizionato dei bambini ucraini "trasferiti forzatamente" in Russia. L'Ucraina accusa Mosca di aver rapito almeno ventimila bambini ucraini dall'inizio del conflitto nel febbraio 2022. L'Assemblea ha adottato la risoluzione non vincolante con novantuno voti favorevoli, dodici contrari e cinquantasette astensioni. La Russia è stata tra i Paesi che hanno respinto la misura.

Nel frattempo, la cooperazione militare europea si rafforza. Il Guardian riferisce che la Norvegia ha firmato un importante accordo di difesa con il Regno Unito per "dare la caccia ai sottomarini russi" e proteggere le infrastrutture sottomarine critiche. Il ministro della Difesa norvegese Tore O. Sandvik ha incontrato oggi il segretario alla Difesa britannico John Healey per siglare l'accordo, mentre il primo ministro norvegese Jonas Gahr Støre è stato ricevuto dal premier britannico Keir Starmer a Downing Street. Sul versante della diplomazia globale, riporta Le Monde, il presidente francese Emmanuel Macron ha incontrato il presidente cinese Xi Jinping, esortandolo a "lavorare insieme" per porre fine alla guerra in Ucraina e per risolvere questioni geopolitiche ed economiche più ampie.

"Ora più che mai il dialogo tra Cina e Francia è vitale", ha dichiarato Macron durante l'incontro di oggi presso la Grande Sala del Popolo di Pechino, secondo quanto riportato da Reuters. "Propongo un'agenda positiva su tre fronti per le nostre relazioni: stabilità geopolitica, riequilibrio economico e sostenibilità ambientale", ha affermato il leader francese. Reuters osserva che Macron cerca di rafforzare le sue credenziali in politica estera e di garantire accordi commerciali per l'industria francese nel tentativo di rivitalizzare la sua eredità politica negli ultimi anni del suo mandato, dopo un'estate tumultuosa e in vista delle elezioni presidenziali del 2027. La Cina, da parte sua, vuole allentare le tensioni commerciali con l'Unione Europea riguardo alla sua industria dei veicoli elettrici ampiamente sovvenzionata, presentandosi al contempo come partner commerciale affidabile e mercato alternativo agli Stati Uniti, mentre le economie globali affrontano rischi di recessione derivanti dai dazi imposti dal presidente Trump.

Intanto, l'Ucraina si trova ad affrontare una drammatica crisi demografica. Reuters riporta infatti che secondo l'istituto demografico dell'Accademia nazionale delle scienze dell'Ucraina, la popolazione del Paese, che prima dell'invasione su vasta scala del febbraio 2022 contava quarantadue milioni di persone, si è già ridotta a meno di trentasei milioni, compresi diversi milioni nelle aree conquistate dalla Russia. Le proiezioni indicate da Reuters indicano che entro il 2051 la cifra potrebbe scendere a venticinque milioni. Il crollo demografico sta accelerando in modo preoccupante. Secondo le stime del 2024 del CIA World Factbook citate da Reuters, l'Ucraina presenta sia il tasso di mortalità più alto che quello di natalità più basso al mondo: per ogni nascita si verificano circa tre decessi.

Le stime del governo indicate da Reuters mostrano che l'aspettativa di vita media degli uomini ucraini è scesa da 65,2 anni prima della guerra a 57,3 anni nel 2024, mentre per le donne la cifra è passata da 74,4 a 70,9 anni. Secondo esperti e politici citati da Reuters, l'Ucraina avrà bisogno di milioni di persone per ricostruire la sua economia devastata e per essere in grado di difendersi nel futuro postbellico qualora Mosca dovesse attaccare nuovamente, come molti ucraini temono. La strategia governativa si concentra sul contenimento dell'ulteriore emigrazione e sul rientro degli ucraini dall'estero, anche attraverso il miglioramento degli alloggi, delle infrastrutture e dell'istruzione, nonché attraendo immigrati da altri paesi qualora i posti di lavoro rimangano vacanti. Le autorità stimano che queste misure potrebbero far tornare la popolazione a trentaquattro milioni entro il 2040, ma avvertono anche che potrebbe scendere a ventinove milioni entro quella data se le dinamiche attuali dovessero continuare.

Negli Stati Uniti, intanto, emergono nuove controversie che coinvolgono il segretario alla Difesa Pete Hegseth. La CNN riporta in esclusiva che un nuovo rapporto di controllo governativo ha scoperto che Hegseth ha rischiato di compromettere informazioni militari sensibili che avrebbero potuto mettere in pericolo le truppe statunitensi e gli obiettivi delle missioni. Il caso riguarda l'utilizzo dell'app Signal nel marzo di quest'anno per condividere piani di attacco altamente sensibili contro i ribelli Houthi nello Yemen, secondo quanto riferito da quattro fonti a conoscenza del contenuto di una valutazione classificata. Si sta inoltre intensificando la polemica sugli ordini impartiti da Hegseth e su ciò che sapeva di un successivo attacco a una presunta imbarcazione adibita al traffico di droga nei Caraibi il 2 settembre, in cui sarebbero morti i membri dell'equipaggio sopravvissuti. I Democratici sostengono che i soggetti coinvolti potrebbero aver commesso un crimine di guerra. Hegseth afferma di non essere stato a conoscenza in anticipo del secondo attacco, ma sostiene che l'ammiraglio che, secondo lui, lo ha ordinato, Frank "Mitch" Bradley, ha il suo pieno appoggio.

La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha dichiarato ieri alla CNN che "il presidente Trump sostiene il segretario Hegseth" e ha sostenuto che il rapporto dell'ispettore generale ha dimostrato che non sono trapelate informazioni riservate e che la sicurezza operativa non è stata messa a repentaglio nei post di Hegseth presso alti funzionari su Signal. Per il momento Hegseth sembra mantenere la sua posizione. Sempre la CNN riferisce che ieri i democratici della Camera dei Rappresentanti del Comitato di Vigilanza hanno pubblicato foto e video di un'isola privata nei Caraibi, un tempo di proprietà di Jeffrey Epstein, gettando nuova luce su quello che era l'epicentro dei decenni di abusi su ragazze e donne commessi dal defunto molestatore sessuale. Le immagini e i video mostrano diverse camere da letto, bagni e quella che sembra una poltrona da dentista in una stanza con mascherine alle pareti, nonché un telefono fisso con nomi scritti sui tasti di chiamata rapida, tra cui Darren, Rich, Mike, Patrick e Larry. Diversi video immortalano i lussuosi giardini di una proprietà che ricorda un resort di lusso, con piscina, palme e un sentiero tortuoso che si affaccia sull'oceano. Una foto sembra mostrare uno studio con una lavagna su cui sono scarabocchiate parole come "potere", "inganno", "complotti" e "politico".

Un collaboratore del comitato democratico ha dichiarato alla CNN che le foto e i video pubblicati ieri non erano mai stati resi pubblici in precedenza e sono stati tutti scattati a Little St. James Island, nelle Isole Vergini americane. Le immagini del telefono e della lavagna presentano diverse omissioni: il collaboratore ha affermato che i nomi delle donne sono stati rimossi per eccesso di cautela. Dopo aver diffuso le prime quattordici immagini e video, i democratici del panel hanno poi diffuso un'altra tranche che mostrava una parte più ampia della tenuta dell'isola. La rivelazione segue di poco la firma da parte del presidente Trump di un disegno di legge che obbliga il Dipartimento di Giustizia a rendere pubblici i documenti relativi a Epstein in suo possesso. La pubblicazione dei cosiddetti "file Epstein" è molto attesa e potrebbe avvenire nel giro di pochi giorni. "Queste nuove immagini offrono uno sguardo inquietante sul mondo di Jeffrey Epstein e della sua isola. Stiamo diffondendo queste foto e video per garantire la trasparenza pubblica nella nostra indagine e per contribuire a ricostruire il quadro completo degli orribili crimini di Epstein", ha dichiarato in una nota il deputato Robert Garcia, il principale esponente democratico del comitato di vigilanza, come riportato dalla CNN.

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