Per la prima volta nella storia della televisione, lo streaming ha superato la TV tradizionale – sia via cavo che broadcast – nella quota di spettatori totali. A certificare il sorpasso è il report mensile “The Gauge” di Nielsen, che per il mese di maggio 2025 segna un traguardo epocale nell’evoluzione del consumo audiovisivo: lo streaming rappresenta ora il 44,8% della visione televisiva, contro il 44,2% complessivo di cavo (24,1%) e broadcast (20,1%).
Lo streaming supera la televisione tradizionale
Un punto di svolta non solo simbolico ma strutturale, che arriva esattamente a quattro anni dalla prima pubblicazione del report Nielsen, divenuto il riferimento per la misurazione delle audience streaming. «È appropriato che questo punto di svolta coincida con il quarto anniversario di The Gauge – ha commentato il CEO di Nielsen, Karthik Rao –. Le aziende media hanno saputo adattarsi in modo intelligente, raggiungendo gli spettatori ovunque si trovino: in streaming o su piattaforme lineari».
I dati parlano chiaro. Rispetto a maggio 2021, lo streaming è cresciuto del 71%, mentre la visione via satellite è calata del 21% e quella via cavo ha perso il 39%. In un contesto di trasformazione radicale delle abitudini di fruizione, la TV tradizionale mostra ancora una certa resilienza, ma il sorpasso è avvenuto.
Tra i protagonisti della rivoluzione, si affermano 11 piattaforme di streaming che hanno superato la soglia di rilevamento Nielsen (nel 2021 erano solo cinque: Netflix, YouTube, Hulu, Prime Video e Disney+). Oggi si aggiungono nomi come Paramount+, Peacock, Tubi, PlutoTV, Roku Channel e altri.
In cima alla classifica dei servizi in abbonamento c’è sempre Netflix, che guida il mercato SVOD (Subscription Video On Demand) da quattro anni consecutivi. A maggio 2025, la piattaforma ha registrato un +27% di ascolti rispetto al 2021 e ha toccato il massimo storico di visione in un solo giorno con le due partite NFL trasmesse in esclusiva il giorno di Natale 2024.
A conferma dell’“effetto Netflix”, i contenuti distribuiti anche da altri broadcaster – come Suits (Netflix / Peacock) e Young Sheldon (Netflix / Max) – diventano veri e propri fenomeni, con il titolo più visto del mese, You, che ha totalizzato 4 miliardi di minuti di visione.
Ma è YouTube il vero outsider. Escludendo la versione TV, YouTube Main ha registrato un incremento di oltre il 120% rispetto al 2021, toccando il 12,5% di tutta la visione televisiva a maggio 2025: un record assoluto per qualunque servizio streaming, sostenuto da quattro mesi consecutivi di crescita.
Un altro driver della crescita è rappresentato dai servizi FAST (Free Ad-supported Streaming TV) come PlutoTV, Tubi e Roku Channel, che insieme coprono il 5,7% della visione TV – una quota superiore a quella di qualsiasi singola rete televisiva. La fruizione gratuita, supportata da pubblicità, si sta imponendo come un’alternativa solida al modello SVOD.
Le aziende media tradizionali non sono rimaste a guardare. Hulu, Paramount+ e Peacock stanno integrando contenuti streaming e lineari, anche con eventi sportivi in simulcast, come il Super Bowl LIX trasmesso sia su FOX che su Tubi, o le Olimpiadi del 2024 viste su NBC e Peacock. Quasi tutte le piattaforme SVOD oggi includono modelli ibridi con pubblicità, offrendo nuove opportunità alle agenzie e agli inserzionisti per raggiungere target digitali.
Nielsen conclude che il sorpasso dello streaming non è ancora definitivo, ma è destinato a consolidarsi. L’estate potrebbe rafforzare questa tendenza, anche se il ritorno della stagione calcistica e delle nuove serie TV autunnali potrebbe temporaneamente riequilibrare i dati.
Il periodo considerato dal report va dal 28 aprile al 25 maggio 2025, seguendo il calendario di trasmissione Nielsen (lunedì-domenica). Una cosa è certa: la TV di oggi non è più quella di ieri. E il futuro, sempre più, passa dallo streaming.