Economia

Stage sottopagati, sogni ridotti: per il 78% dei giovani l’importo del rimborso spese è insufficiente

ING Italia
 
Stage sottopagati, sogni ridotti: per il 78% dei giovani l’importo del rimborso spese è insufficiente
Solo poco più della metà delle esperienze di stage svolte in Italia è stata retribuita (56%), con un rimborso spese medio che supera di poco i 500 euro, mentre il 41% degli stagisti non ha ricevuto nessun compenso. Eppure la questione economica, insieme alla qualità della formazione e alle prospettive di carriera, rappresenta uno dei principali criteri di valutazione da parte dei giovani. È quanto emerge dall’indagine ING People Insights Lab, realizzata da ING Italia in collaborazione con YouGov, che ha coinvolto circa 400 giovani tra i 20 e i 30 anni laureati negli ultimi due anni, fotografando la situazione attuale delle opportunità formative post-laurea nel nostro Paese.

Cosa cercano gli stagisti? Futuro occupazionale, formazione e un adeguato rimborso spese

Secondo la survey di ING Italia e YouGov, l’esperienza di stage resta cruciale, con circa il 60% dei rispondenti che ne ha svolto almeno uno durante la propria carriera. Per il 42% di chi l’ha effettuato, la retribuzione ammontava tra i 251 e gli 800 euro, con una media nazionale di 565 euro mensili, mentre solo il 9% ha ricevuto più di 800 euro mensili.

Tra i 3 fattori considerati più importanti nella scelta di uno stage i giovani indicano: la possibilità di essere assunti al termine del percorso (58%), l’opportunità di apprendimento e formazione (55%) e l’ammontare del rimborso spese (50%). Tra i fattori su cui i giovani tendono a informarsi attivamente prima di candidarsi emergono per il 67% le opportunità di crescita professionale e per il 61% l’importo del rimborso. Per chi ha effettuato stage lavorativi negli ultimi 3 anni, anche la cultura aziendale diventa un aspetto importante in fase di valutazione di una potenziale candidatura (41% rispetto al 36% del totale degli intervistati).

Il sogno dell’assunzione post-stage: grandi aspettative, molti dubbi


Oltre ad essere la prima tematica sulla quale i giovani si informano prima di candidarsi ad uno stage, la crescita professionale è anche la loro principale aspettativa. Il 63% indica tra le prime tre aspettative dallo stage l’opportunità di acquisire competenze e crescere professionalmente, con il 33% che indica questa come aspettativa principale. Chi non ha mai svolto uno stage, rispetto alla media è più propenso ad aspettarsi una retribuzione economica (41% contro 33%), mentre chi ha già fatto uno stage negli ultimi tre anni tende ad attribuire maggiore importanza alla possibilità di costruire un network di contatti utili (28% contro 23%). Le aspettative di successo di uno stage restano però frammentate: il 31% si aspetta che l’esperienza possa trasformarsi in un’opportunità di lavoro stabile, ma il 37% ha aspettative basse o non ne ha affatto.

Retribuzione inadeguata: una barriera ancora troppo forte

Il fattore economico è cruciale per i neolaureati, e quasi otto giovani su dieci (78%) ritengono che l’importo del rimborso spese per uno stage sia insufficiente[1]. Inoltre, il rimborso spese insufficiente o assente è la prima causa di rifiuto di uno stage (22%). Eppure, nonostante il peso della questione economica nella valutazione di uno stage, solo quattro giovani su dieci dichiarano di sentirsi a proprio agio nel discutere retribuzione e benefit in fase di colloquio, mentre tre su dieci – soprattutto nel Nord Italia – vivono questo momento con disagio.

La risposta di ING Italia: investire sugli stagisti e valorizzare i talenti


I risultati dell’indagine ING People Insight Lab mettono in luce l’urgenza di ripensare il ruolo dello stage come strumento di accesso qualificato al mondo del lavoro. In quest’ottica, ING ha recentemente aggiornato la propria politica HR, innalzando il rimborso spese degli stage a 1.500 euro netti al mese, a cui si aggiunge un ricco pacchetto di welfare aziendale, comprensivo della possibilità di smart working super-flessibile, ticket restaurant da 7 euro per ogni giorno lavorato (anche in smart working) e l’accesso a una selezione di programmi di Wellbeing.

“In ING puntiamo a valorizzare al massimo il talento delle nostre persone. Attraverso la strategia “Growing the Difference”, vogliamo affermarci come la principale alternativa alle banche tradizionali in Italia, e sappiamo che il vero motore di questa ambizione sono proprio le nostre persone.” ha dichiarato Costanza Ramorino, Head of HR di ING Italia. “Crediamo fortemente in stage retribuiti, ben strutturati e accessibili, perché rispondono alle aspettative dei giovani laureati in termini di formazione, crescita professionale e prospettive di inserimento. In un contesto in cui le barriere economiche rischiano di compromettere l’equità di accesso, è fondamentale promuovere modelli di stage inclusivi e sostenibili, capaci di offrire esperienze di valore che contribuiscano concretamente allo sviluppo dei talenti e, più in generale, alla crescita economica del nostro Paese.”

L’impegno di ING di offrire alle proprie persone il miglior contesto lavorativo possibile è stato riconosciuto anche dal conseguimento, per il 12° anno consecutivo, della certificazione Top Employer 2025. In particolare, ING Italia supera il benchmark composto da altre banche operanti in Italia su fattori quali: Employee Listening, Leadership, Purpose & Values, Employer Branding e Work Environment.

Per approfondire i risultati della ricerca e conoscere le opportunità di stage attive, è possibile visitare il profilo LinkedIn ufficiale di ING Italia.
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