La Spagna continua a ''sorprendere'' in positivo in campo economico: oggi l'Istituto nazionale di statistica ha abbassato l'indice dei prezzi al consumo di gennaio al 2,9%, un decimo in meno rispetto a quanto annunciato due settimane fa. Cosa che colloca il tasso un decimo in più rispetto a quello registrato a dicembre dell'anno scorso (2,8%) a causa dell'aumento dei prezzi dell'energia.
Spagna: continua a calare l'inflazione, più delle previsioni
L'Istituto statistico ha rivisto al ribasso il tasso annuale dei prezzi al consumo, che resta comunque il più alto da giugno 2024, ma mantiene il tasso di inflazione di fondo al 2,4%, che non tiene conto dell'energia e degli alimenti non trasformati, in quanto sono le componenti più volatili, due decimi in meno rispetto a quello di dicembre.
Dietro questo aumento c'è l'aumento dei prezzi dell'energia, sia per i carburanti, che ha spinto l'inflazione dei trasporti all'1,3%, sette decimi in più, sia per l'elettricità, che ha fatto aumentare l'aumento del prezzo della componente edilizia abitativa al 7,9%, cinque decimi in più.
La componente che ha contribuito maggiormente alla moderazione dei prezzi è stata invece quella del tempo libero e della cultura che, pur registrando un aumento dell'1,9%, lo ha fatto di 1,3 punti in meno rispetto a dicembre, grazie al minor costo dei pacchetti turistici.
L'inflazione è quindi in aumento da quattro mesi consecutivi, dopo aver toccato un minimo dell'1,5% a settembre dell'anno scorso, anche se fonti del Ministero dell'Economia hanno sottolineato che la crescita economica "è compatibile con la moderazione dei prezzi e l'aumento del potere d'acquisto dei cittadini".